Si è svolto in forma privata lo Sposalizio del mare 2023. La recente situazione di emergenza ha visto la necessità di mantenere forze dell’ordine, volontari, e tutti coloro impegnati nella emergenza alluvione ai loro posti di lavoro, lasciandoli quindi liberi dalla cerimonia in mare.
Ilvoto di Pietro Barbo che prevede il rito del matrimonio con il mare, nei suoi 579anni è sempre stato rispettato con ogni tempo e in ogni situazione e anche quest’anno si è svolto, sebbene in forma quasi privata, in segno bene augurale per la città. Il Vescovo monsignor Lorenzo Ghizzoni ha benedetto le acque e coloro che vi si muovono, alla presenza del sindaco di CerviaMassimo Medri e del Parroco della città Don Pierre Cabantous. L’anello è stato lanciato e lasciato in dono alle acque, proprio come quando Pietro Barbo lanciò nel 1445 l’anello pastorale fra i flutti del mare in tempesta per placare le acque. Oggi l’auspicio è di una protezione alla città per un veloce ritorno alla normalità della città e dei cittadini, una pronta ripresa dell’affluenza turistica, delle attività economiche e delle imprese.
“Anche quest’anno abbiamo ritenuto opportuno celebrare lo Sposalizio del Mare, – dichiara il sindaco Massimo Medri – in forma ridotta, ma tutto sommato più vicina alla formula tradizionale. Il rito vuole essere naturalmente di buon auspicio per il futuro e di ringraziamento per l’impegno profuso da parte di tutti per il supporto alla popolazione e per riavviare le attività economiche, con un augurio a tutti di una buona stagione.“
Naturalmente il prossimo anno lo Sposalizio del Mare tornerà in forma integrale con tutti gli eventi collaterali, con la gara dei pescatori dell’anello e con la presenza della città ospite che sarà Cortina d’Ampezzo, città partner del 2023 che per ovvie ragioni quest’anno non ha partecipato alla cerimonia.