È stata scarcerata la giovane cervese Valentina Arrivabene, 28enne accusata di avere investito e ucciso con il suo Fiat 500 rosso il 25enne Stefano Baldisserra di ritorno a casa in sella alla sua bicicletta nel percorso su via Malva sud a Cervia, poco prima di un’alba di colpo diventata tragica nella domenica dell’11 agosto.
Dalla cronaca de Il Resto del Carlino si apprende che Valentina si trova ai domiciliari nell’abitazione dei genitori dal 28 agosto pomeriggio, come disposto dal tribunale della Libertà di Bologna. La richiesta è stata accolta dal collegio dei giudici felsinei, presieduto da Andrea Santucci. La difesa dell’avvocato Carlo Benini, infatti, aveva ravvisato che non vi fossero esigenze cautelari tali da giustificare una custodia in carcere, dove la 28enne si trovava da quel nefasto 11 agosto, precisamente a Forlì.
Nell’udienza celebrata nella mattinata del 28 agosto – sempre da quanto riportato da Il Resto del Carlino – il legale ha sottolineato la mancanza di un eventuale pericolo di reiterazione del reato poiché alla giovane è stata sequestrata l’auto e ritirata la patente. In riferimento alla contestazione dell’omicidio stradale aggravato, l’avvocato, inoltre, ha evidenziato che, nonostante la gravità, ci si trova di fronte a un reato colposo. Quindi il difensore della ragazza ha depositato una relazione del medico legale di parte incaricato di seguire l’autopsia sul corpo del Baldisserra, riscontrando che in buona sostanza il 25enne era morto sul colpo. La giustificazione alle azioni della pirata stradale, portata in aula, è che anche se la 28enne avesse soccorso subito il ciclista, non ci sarebbe stata alcuna possibilità di salvarlo. Viene giustificato anche l’allontanamento di Valentina dovuto a forte stress capace di determinare un ‘blackout cerebrale’.