“Esprimo il più sincero cordoglio per la scomparsa di suor Lucia dell’ ordine delle Suore di Carità di Cervia. Ho conosciuto la religiosa negli anni ottanta quando, piena di zelo e di vigore, era capo sala della Chirurgia nell’ospedale di Cervia assieme alla consorella suor Vittoriana che ricopriva tale incarico nel reparto di Medicina. Allora era, come si può dire, una “bersagliera” instancabile e sempre disponibile per tutti, con le idee chiare senza mai mancare di rispetto a nessuno” afferma Gianfranco Spadoni (Lista per Ravenna).
“Ma Lucia non era solo brava in ambito sanitario. Si occupava di volontariato, aiutava le ragazze madri, suonava l’organo in chiesa, aiutava i poveri e i più deboli, aiutava le consorelle paralizzate ad alimentarsi ed aveva questo sorriso sempre trasparente e buono. Anche negli ultimi ricoveri all’ospedale di Ravenna, e in seguito alla S.Pier Damiano di Faenza, ha dimostrato di essere paziente e senza pretese di alcun genere e, se riusciva, offriva collaborazione ad altri degenti. Ricordo che durante una delle mie visite all’ospedale S.M.delle croci di Ravenna, mi raccontò che con il suo cellulare aveva chiamato i cappellani in servizio nel nosocomio ravennate per ricevere la comunione, ma non erano andati. Non vedendoli arrivare appunto, mi chiese di “andare a prendere un sacerdote e di portarlo qui” , dopodiché avremmo fatto le consuete due chiacchiere sempre così materne ed affettuose. Quando arrivai con il sacerdote lo richiamò facendogli notare , in modo garbato ma fermo, che lo stava aspettando da tempo. Nonostante fosse molto anziana e debole, aveva conservato una grinta particolare ed una testa lucidissima” spiega Spadoni.
“Suor Lucia, quando dicevi di essere pronta senza paura mi faceva un certo effetto, ma sono profondamente convinto fosse la verità, anzi, sono certo che desiderassi raggiungere la dimora eterna. Sono vicino alla sua Comunità di Cervia per questa grande perdita” conclude Gianfranco Spadoni.