In un’aula magna gremita, sabato 1 dicembre, la comunità scolastica dell’IT ‘Oriani’ ha rinnovato un ormai tanto atteso appuntamento con la grande festa della consegna dei diplomi. Gli studenti neo diplomati, con la consegna della pergamena di diploma, completano i loro studi superiori. La cerimonia è sempre molto suggestiva, partecipata da una platea emozionata di studenti, insegnanti e famiglie, in attesa del momento più coinvolgente della matinée con il lancio del tocco. A dare valore, giusto e doveroso riconoscimento a studenti validissimi, premiandone lo studio e l’impegno e gioire per i loro risultati, sono state le più eminenti autorità civili, religiose e scolastiche della città, oltre al corpo docente della Scuola.
I saluti inaugurali del Dirigente Fabio Gramellini, preceduti dall’ultimo appello di tutte le classi, hanno accolto famiglie e alunni, sottolineando che «i 5 anni trascorsi hanno un significato di grande portata, lasciando un segno. Allo stesso modo in cui la scuola, per sua natura, li lascia negli alunni e gli alunni li lasciano nella scuola, come nel caso di alcuni contributi di idee provenienti da alcuni ragazzi, che hanno proposto di fare concreti rinnovamenti nella vita scolastica». Massimo Isola, vicesindaco e assessore alla cultura, non manca di sottolineare, anche a nome del sindaco Giovanni Malpezzi, un lato sintomatico di questa occasione, espressione profonda «di un progetto sperimentale divenuto anno dopo anno una presenza, perché questa realtà scolastica possiede un’identità vera, forte e propria, che sa quale funzione svolgere, dove gli studenti, gli insegnanti, le famiglie si riconoscono in questo vocabolario. Una ritualità dolce – continua Isola – e profonda, vera, emotivamente appassionante e possibile perché c’è una consapevolezza diffusa, come in un grande gioco di squadra». L’Istituto Oriani – conclude il vicesindaco – è vissuto come una scuola «che ha contribuito ai processi di modernizzazione della città, una scuola simbolo della modernizzazione e della trasformazione dei costumi, dei modi di vivere, dei sistemi economici, produttivi, dell’idea della visione della città. L’Oriani è vissuto come un incubatore di innovazione sociale prima ancora che economica e produttiva. Abbiamo bisogno di punti di vista nuovi, che cambiano il mondo perché il mondo cambia, di punti di vista europei innovativi».
Maria Luisa Martinez, Consigliera delegata dalla Presidenza della Provincia di Ravenna, ricorda ai presenti che la festa, voluta anni fa con la propria dirigenza nell’Istituto fino al 2010, è una «vissuta tutti i giorni, da quando sono stati accolti gli alunni sin dal primo giorno». «Siete riusciti – continua Martinez rivolgendosi agli studenti – ad acquisire quel di più che vi consente di volare verso il futuro, puntando sui propri sogni, contando sugli altri ma soprattutto amando di più se stessi, come cittadini responsabili e attivi non solo sul vostro territorio ma anche nel mondo». Giungono anche i saluti e gli auguri del vescovo emerito Claudio Stagni, che invita i ragazzi a far tesoro della giovinezza, una delle tappe importanti nella vita di ognuno. Saluti augurali sono stati formulati anche dalla Dirigente dell’Ambito territoriale di Ravenna, Agostina Melucci. Non sono mancati anche quest’anno gli auspici del Capo Servizio della Rete Commerciale di Faenza BCC ravennate, forlivese e imolese, Valerio Albonetti; di Marco Calderoni, Presidente del Collegio provinciale dei Geometri; di Gian Piero Zama, Presidente provinciale CNA Ravenna e di Francesco Carugati, Direttore Confcommercio Ascom Faenza.
Sono stati consegnati riconoscimenti e premi agli studenti meritevoli, anche in denaro, come nel caso del premio ‘Lia Leonardi Castellari’ per il migliore Geometra diplomato, un assegno consegnato alla studentessa Matilde Ghiselli.
Il culmine della mattinata è giunto con la consegna della pergamena e del tocco, il cappello che richiama il tradizionale copricapo dei college americani, con una foto ricordo a quanti hanno superato la prova di maturità nella scorsa estate. Tutti insieme, alla fine della cerimonia, con il simbolico lancio del tocco, hanno fatto vibrare nella sala, emozionati, i segni di sincera gratitudine nei confronti dei loro insegnanti, che si sono dedicati nel corso del quinquennio alla armonizzazione di conoscenze, abilità e capacità sociali e metodologiche, in situazioni di lavoro e di studio per dar vita allo sviluppo professionale e personale di ognuno.