Si sono dovuti attendere quasi due anni, oltre la data prevista, per poter conoscere i vincitori della terza edizione del ‘Ceramic & Colours Award’, il concorso internazionale di ceramica organizzato da Faenza Art Ceramic Center, associazione culturale faentina che si dedica alla promozione e alla valorizzazione dell’arte e della ceramica in particolare. La pandemia ha modificato le abitudini di vita di tutto il pianeta, incidendo profondamente anche sull’organizzazione di un concorso come questo, che prevedeva il suo culmine nella premiazione programmata tra gli eventi del festival internazionale della ceramica di ‘Argillà Italia’.
Il ‘Ceramic & Colours Award’ è un concorso ceramico biennale che si può definire atipico, poiché istituito non tanto per stimolare percorsi artistico-concettuali ma soprattutto nell’intento di essere opportunità e incentivo allo studio e alla ricerca di effetti nei rivestimenti ceramici. Ogni edizione è infatti incentrata su un argomento tecnico differente, che deve essere alla base delle opere presentate in concorso e che gli artisti sviluppano e interpretano in maniera personale.
Per la terza edizione agli artisti era richiesto un rivestimento ottenuto con smalti a effetto cristallizzato. La maggior parte delle opere in concorso sono state realizzate su impasto di porcellana con cotture a temperature di oltre 1250°C e raffreddamenti opportunamente studiati per favorire proprio lo sviluppo dei cristalli. I 45 pezzi selezionati, su un totale di oltre 200 opere presentate, per la fase finale saranno esposti nel Salone delle Bandiere di Palazzo Manfredi dal 25 agosto fino al giorno della premiazione prevista per il pomeriggio di sabato 3 settembre. Il concorso è diventato nel corso di questi ultimi anni un appuntamento sempre più partecipato e riconosciuto a livello internazionale e in questa edizione sono arrivate iscrizioni da quasi 40 nazioni.
La commissione giudicatrice, alla quale collaborano Alberto Alberti direttore della ricerca del Gruppo ceramico Del Conca, Laura Borghi, direttrice delle Officine Saffi di Milano, Claudia Casali, direttrice del MIC di Faenza, gli artisti Giovanni Cimatti e Josè Maria Mariscal e Giovanni Mirulla direttore della rivista ‘La Ceramica moderna e antica’, ha stilato la classifica dei vincitori.
Ad aggiudicarsi il primo premio, l’opera realizzata da Soner Genc, artista turco più volte premiato nel suo paese e docente dell’università di Anadolu. Seconda classificata, Barbora Necidovà dalla Repubblica Ceca che ha vinto il premio intitolato a ‘Franco Santi’. Menzioni speciali sono andate a Greg Daly, australiano, che dal 1986 è membro dell’Accademia di Ginevra, all’artista israeliano Adi Turetzky e all’unica italiana tra i premiati, la giovane ceramista abruzzese, Marta Liberati. L’associazione Faenza Art Ceramic Center, per i vincitori, ha messo a disposizione premi per un totale di oltre 5mila euro.
“È una grande soddisfazione -sottolinea Gian Piero Merendi, presidente del FACC- avere portato alla conclusione questa terza edizione del Concorso Ceramic & Colours Award. È stata una edizione particolarmente difficile per via della pandemia che ne ha ritardato e complicato lo svolgimento. Malgrado questo però abbiamo ricevuto l’adesione da artisti da 38 diverse nazioni in rappresentanza di tutti e cinque i continenti. Questa larga partecipazione ci incoraggia e ci fa capire di essere sulla strada giusta per raggiungere l’obiettivo di essere sempre più un centro a forte vocazione internazionale. L’associazione culturale Faenza Art Ceramic Center, che organizza l’evento, ha potuto contare anche per questa edizione su una qualificata giuria di esperti che hanno avuto il non facile compito di stilare una classifica tra le opere selezionate. A loro va un incondizionato ringraziamento per il lavoro svolto, per la grande competenza e disponibilità”.
“Il FACC -dice il sindaco e presidente dell’AiCC, Massimo Isola– è uno spazio fondamentale nel sistema ceramico della nostra città; da quando è sorta, l’associazione collabora con la municipalità nei percorsi che hanno una forte incidenza nelle costruzioni di politiche pubbliche di valorizzazione e promozione della ceramica. Penso alle Residenze d’artista, ai concorsi e ai premi internazionali e per la messa in rete di operatori creativi, ceramisti e artisti, lavorando assieme nel comune obiettivo di rendere la città sempre più internazionale. Da un lato il FACC, con le Residenze ci permette di avere transiti di artisti che si fermano in città per diversi mesi, incontrando la comunità culturale mentre con questo premio riusciamo a unire un mondo largo di protagonisti del sistema nazionale e internazionale della ceramica che anche in questo caso, in occasione di Argillà, raggiungeranno la città per ritirare il premio e condividere questo momento”.
Infine vogliamo comunicare che la mostra del concorso è stata cofinanziata dall’Unione della Romagna Faentina.