Venerdì 25 febbraio alle 18, in sala D’Attorre di Casa Melandri in via Ponte Marino 2, Virginio Briatore presenterà il suo libro “Diario dall’eremo. 10 marzo-30 aprile 2020. I cinquanta giorni che rinchiusero il mondo visti dal Parco del Delta. Storie di mare, sabbia, pineta, animali, design, attualità e memorie”, edito da Longo.
Prosegue il percorso sui temi legati al nostro territorio, intrapreso dal Centro relazioni culturali dopo il ritorno nella centrale sala D’Attorre. L’autore tratterà questa esperienza in dialogo con Anna De Lutiis. Uscito lo scorso dicembre, il libro racconta l’esperienza del designer Virginio Briatore durante i mesi della pandemia, quando una scelta di isolamento è diventata una ricca pratica di giorni pieni di natura e ripensamenti. Un testo in cui si alternano esperienze semplici a momenti riflessivi, e che pone l’accento su un cambio di paradigma che non per tutti è stato scontato, ma che soprattutto ha portato a galla piccole cose importanti che nella frenesia spesso si perdono.
Dal comfort e dalla ricca vita sociale di Milano al freddo e alla tranquillità di un piccolo rifugio in una località di villeggiatura nel parco del Delta. Un passaggio repentino e imprevisto, deciso nella notte del 10 marzo 2020 in seguito all’aggravarsi della “tragica novità” che ha sommerso il mondo. Di colpo le priorità dell’autore, filosofo del design, diventano altre: continuare a lavorare a distanza e al tempo stesso recuperare legni spiaggiati per alimentare la stufa, procurarsi il cibo senza allontanarsi troppo e nutrire magiche creature che piano piano vengono a ravvivare il suo giardino: il riccio Spinòn, la ghiandaia azzurra, la lepre Aprilia.
Il mare Adriatico lo aiuta, ogni giorno lo sorprende con la sua diversità e di notte lo culla nel silenzio spettrale di centinaia di case con le luci spente. La pineta lo circonda, la natura lo protegge e i pochi umani fanno capolino nel deserto: madre e figlia dell’unico alimentari aperto, un’elegante e misteriosa vecchia con barboncino, il fiero guardiano di una ricca proprietà e poi saltuariamente i carabinieri, le farmaciste, il meccanico e il metronotte che ormai si ferma a far due chiacchiere perché l’oscurità sembra non aver più fine e la sua è l’unica luce nel raggio di un chilometro. Ogni notte la rete lo collega al mondo e agli affetti. Un poeta lo guida coi suoi versi potenti, tiene un diario su Facebook, amici e sconosciuti lo seguono con partecipazione. Scrive di attualità e piccole cose, degli animali e della vita nel Delta, pesca nel design e nella memoria, riflette su sua maestà il Destino, che fa di noi quello che vuole.
Virginio Briatore
Nato nel 1955, Piemonte, è un filosofo del design e un osservatore dei linguaggi contemporanei. Su questi temi ha tenuto seminari e workshop in Italia e all’estero. Ha pubblicato 11 libri, oltre 500 articoli, coordinato ricerche e workshop competition per grandi aziende internazionali . Dal 2007 è consulente per il design e l’estetica di Lavazza spa. Dal 2013 è parte del comitato strategico di Lago spa.