Venerdì 9 dicembre, alle 18 nella sala D’Attorre di via Ponte Marino 2, per il XLIX ciclo degli Incontri letterari del centro Relazioni culturali del Comune di Ravenna si terrà la presentazione del libro di Franco Gabici “Ravenna curiosa. Storia e storie, donne e uomini della Bisanzio di Romagna” (società editrice Il Ponte Vecchio). A presentare la serata, come di consueto, Anna De Lutiis. Sarà presente l’editore Marzio Casalini.
A Ravenna e in Romagna succede di tutto e se non ci credete leggete queste nuove storie che Franco Gàbici ha scritto sulla scia del precedente C’era una volta… a Ravenna. Può accadere, infatti, che un avvocato prenda fuoco mentre pedala sulla sua bicicletta oppure che nel prestigioso Teatro Alighieri si esibiscano una bambina di appena nove anni che agita dal podio la bacchetta e un gondoliere veneziano che declama Dante. E, a proposito di Dante, lo sapevate che se oggi Ravenna è orgogliosa di conservare le ossa del Sommo Poeta lo deve a un ragazzino che frequentava il Ginnasio? E la “piadina”? La nostra è una terra dove per tradizione la politica accende gli animi e dà origine a dibattiti che nessuno immagina, come quello sorto attorno alla “piadina” (che Max David ha definito “la più romagnola delle specialità romagnole”) per stabilire se sia “di destra” o “di sinistra”. Tutto questo, e molto altro, troverete in Ravenna curiosa, pagine che fanno rivivere storie, curiosità e personaggi di quello che viene definito “il bel tempo che fu.
L’intento di quest’ultimo libro è sempre lo stesso di quello che lo precede. Salvare dalla voracità del tempo quella microstoria che spesso sopravvive solamente nella tradizione orale e purtroppo si sa che le parole volano mentre gli scritti rimangono. Ma è pur sempre storia e come tale va conservata e tramandata. E per presentare queste pagine l’autore fa riferimento all’epigrafe che Lorenzo Miserocchi usò per presentare il suo Ravenna e Ravennati nel secolo XIX: “O piccole o grandi le memorie patrie è dovere conoscerle, perché il passato è gran parte dell’avvenire”. Sono parole del grande Nicolò Tommaseo che riassumono, più di qualsiasi discorso, gli intenti di questo mio lavoro che mi auguro possa ancora trovare il consenso dei lettori.
FRANCO GÀBICI (Ravenna, 1943), laureato in fisica, è stato direttore del Planetario di Ravenna dal 1985 al 2008. È presidente del Comitato ravennate della società Dante Alighieri e della Associazione liceo scientifico Oriani. Giornalista pubblicista, collabora ai quotidiani Avvenire, QN, Resto del Carlino. È autore delle biografie di don Anacleto Bendazzi (Sulle rime del don, Essegì, 1996) e di don Francesco Fuschini (Un prete e un cane in paradiso, Marsilio, 2011). Ha inoltre pubblicato: Didattica col Planetario (La Nuova Italia, 1990); Gadda: il dolore della cognizione (Simonelli, 2002); Astronomia e letteratura in Leopardi e Pascoli (Planetario, 2005); Scienziati di Romagna (Sironi, 2006, con F. Toscano); I Da Polenta. Signori di Ravenna (Il Ponte Vecchio, 2019); C’era una volta… a Ravenna (Il Ponte Vecchio, 2021). È fondatore e direttore responsabile del Bollettino dantesco per il VII centenario (Giorgio Pozzi editore). Nel 2007 gli è stato conferito il Premio Guidarello per il Giornalismo d’autore e nel 2013 il “Lauro dantesco ad honorem”. Nel 2019 ha vinto la XXXVIII edizione del “Premio Comisso”, sezione biografie, con Leo Longanesi. Una vita controcorrente (Il Ponte Vecchio, 2018).
L’ingresso è libero. Per informazioni: 0544.482227 – crc@comune.ra.it
Prossimo appuntamento: martedì 13 dicembre alle 18, sala D’Attorre di Casa Melandri, in via Ponte Marino 2, in collaborazione con Giallo Luna Nero Notte, si tornerà a parlare di Dante, più precisamente dell’Inferno con Luca Tarenzi che presenta la trilogia “L’ora dei Dannati”.
Venerdì 9 dicembre, alle 18 nella sala D’Attorre di via Ponte Marino 2, per il XLIX ciclo degli Incontri letterari del centro Relazioni culturali del Comune di Ravenna si terrà la presentazione del libro di Franco Gabici “Ravenna curiosa. Storia e storie, donne e uomini della Bisanzio di Romagna” (società editrice Il Ponte Vecchio). A presentare la serata, come di consueto, Anna De Lutiis. Sarà presente l’editore Marzio Casalini.
A Ravenna e in Romagna succede di tutto e se non ci credete leggete queste nuove storie che Franco Gàbici ha scritto sulla scia del precedente C’era una volta… a Ravenna. Può accadere, infatti, che un avvocato prenda fuoco mentre pedala sulla sua bicicletta oppure che nel prestigioso Teatro Alighieri si esibiscano una bambina di appena nove anni che agita dal podio la bacchetta e un gondoliere veneziano che declama Dante. E, a proposito di Dante, lo sapevate che se oggi Ravenna è orgogliosa di conservare le ossa del Sommo Poeta lo deve a un ragazzino che frequentava il Ginnasio? E la “piadina”? La nostra è una terra dove per tradizione la politica accende gli animi e dà origine a dibattiti che nessuno immagina, come quello sorto attorno alla “piadina” (che Max David ha definito “la più romagnola delle specialità romagnole”) per stabilire se sia “di destra” o “di sinistra”. Tutto questo, e molto altro, troverete in Ravenna curiosa, pagine che fanno rivivere storie, curiosità e personaggi di quello che viene definito “il bel tempo che fu.
L’intento di quest’ultimo libro è sempre lo stesso di quello che lo precede. Salvare dalla voracità del tempo quella microstoria che spesso sopravvive solamente nella tradizione orale e purtroppo si sa che le parole volano mentre gli scritti rimangono. Ma è pur sempre storia e come tale va conservata e tramandata. E per presentare queste pagine l’autore fa riferimento all’epigrafe che Lorenzo Miserocchi usò per presentare il suo Ravenna e Ravennati nel secolo XIX: “O piccole o grandi le memorie patrie è dovere conoscerle, perché il passato è gran parte dell’avvenire”. Sono parole del grande Nicolò Tommaseo che riassumono, più di qualsiasi discorso, gli intenti di questo mio lavoro che mi auguro possa ancora trovare il consenso dei lettori.
FRANCO GÀBICI (Ravenna, 1943), laureato in fisica, è stato direttore del Planetario di Ravenna dal 1985 al 2008. È presidente del Comitato ravennate della società Dante Alighieri e della Associazione liceo scientifico Oriani. Giornalista pubblicista, collabora ai quotidiani Avvenire, QN, Resto del Carlino. È autore delle biografie di don Anacleto Bendazzi (Sulle rime del don, Essegì, 1996) e di don Francesco Fuschini (Un prete e un cane in paradiso, Marsilio, 2011). Ha inoltre pubblicato: Didattica col Planetario (La Nuova Italia, 1990); Gadda: il dolore della cognizione (Simonelli, 2002); Astronomia e letteratura in Leopardi e Pascoli (Planetario, 2005); Scienziati di Romagna (Sironi, 2006, con F. Toscano); I Da Polenta. Signori di Ravenna (Il Ponte Vecchio, 2019); C’era una volta… a Ravenna (Il Ponte Vecchio, 2021). È fondatore e direttore responsabile del Bollettino dantesco per il VII centenario (Giorgio Pozzi editore). Nel 2007 gli è stato conferito il Premio Guidarello per il Giornalismo d’autore e nel 2013 il “Lauro dantesco ad honorem”. Nel 2019 ha vinto la XXXVIII edizione del “Premio Comisso”, sezione biografie, con Leo Longanesi. Una vita controcorrente (Il Ponte Vecchio, 2018).
L’ingresso è libero. Per informazioni: 0544.482227 – crc@comune.ra.it
Prossimo appuntamento: martedì 13 dicembre alle 18, sala D’Attorre di Casa Melandri, in via Ponte Marino 2, in collaborazione con Giallo Luna Nero Notte, si tornerà a parlare di Dante, più precisamente dell’Inferno con Luca Tarenzi che presenta la trilogia “L’ora dei Dannati”.