Al Centro relazioni culturali, in sala D’Attorre di Casa Melandri, venerdì 25 novembre alle 18 Daniele Torcellini (curatore della mostra e del catalogo) in dialogo con il direttore del Mar Roberto Cantagalli, presenteranno il catalogo della mostra Prodigy Kid Francesco Cavaliere e Leonardo Pivi (Silvana Editoriale). Saranno presenti all’incontro anche i due artisti: Francesco Cavaliere e Leonardo Pivi.
Il volume con i saggi di Daniele Torcellini, Marco Senaldi, Daniele Gasparinetti del collettivo Xing e Teresa Macrì raccontano la mostra partendo dalle esperienze comuni dei due artisti fino al racconto delle loro carriere individuali.
La mostra
Arte contemporanea e arte antica si incontrano e si influenzano reciprocamente nella mostra Prodigy Kid. Francesco Cavaliere – Leonardo Pivi, curata da Daniele Torcellini.
Di generazioni diverse, Leonardo Pivi e Francesco Cavaliere hanno percorso e percorrono tutt’ora strade artisticamente autonome. Tuttavia dal 2018, collaborano alla creazione di racconti fantastici e favole contemporanee, che prendono forma di installazioni e da azioni performative in cui la parola e il suono ci conducono in una esplorazione della nostra e della loro immaginazione.
La mostra propone un ampio ventaglio di materiali, tecniche, linguaggi e temi nonché un suggestivo confronto con l’arte antica. Il dialogo con le tracce del passato li ha portati, nel tempo, a confrontarsi con alcune significative testimonianze che trovano riscontro con la più recente serie di lavori, realizzata per l’occasione della mostra ravennate e dedicata alla leggenda del Mostro di Ravenna.
La serie Prodigy Kid, da cui l’intera mostra prende il titolo, ospita tra gli altri un eccezionale disegno di Leonardo da Vinci riconducibile ad una delle iconografie del Mostro, circolate nei primi decenni del Cinquecento; un’edizione a stampa seicentesca di un disegno acquerellato del Mostro eseguito da Ulisse Aldrovandi e una selezione di opere databili al I sec. a.C. – II sec. d.C., provenienti dal Museo Archeologico Nazionale di Napoli.
La mostra nasce con l’obiettivo di testimoniare una delle traiettorie che il mosaico ha imboccato, muovendo i suoi passi anche da Ravenna, nel contesto della ricerca artistica contemporanea.
L’ingresso è libero.