Domani, venerdì 1 aprile in sala D’Attorre di Casa Melandri, in via Ponte Marino 2 alle 18, Pantaleo Palmieri presenterà il suo libro Sotto avverso cielo più chiara luce. «Lecturae Dantis» e note sul dantismo romagnolo, edito da Giorgio Pozzi. L’appuntamento rientra nella programmazione degli eventi del Centro relazioni culturali.
In occasione del settimo centenario della morte di Dante Alighieri, Pantaleo Palmieri raccoglie e pubblica in un’unica opera, l’intera sua produzione di dantista.
L’autore ha saputo trarre fin dai più semplici sintagmi, fin dai singoli lessemi danteschi, un intreccio raffinato di analisi testuale, ricostruzione storica, riscontro documentale, raffronto con le diverse interpretazioni e perfino analisi degli stati d’animo, delle sfumature emotive e psicologiche. Ciò che colpisce è la sua esegesi che rivela grande sapienza e dimestichezza nel complesso sistema delle fonti dantesche.
Contrariamente all’uso preminente di accostarsi alla Commedia misurandosi con la plurisecolare esegesi, Palmieri preferisce misurarsi direttamente con il testo, prestando particolare attenzione al singolo canto o a uno specifico tema. Non trascura gli aspetti filologici, ma dedica particolare attenzione ai risvolti storici e soprattutto alle implicazioni autobiografiche, cui allude il titolo che fonde un appunto di Carlo Michelstaedter con uno degli argomenti in versi di Gaspare Gozzi. Le note sul dantismo romagnolo sono tessere di un mosaico di primaria importanza nella storia della fortuna di Dante: prima ancora che i romantici creassero il mito di Dante padre della patria, l’officina della Romagna classicista, con l’esempio e la guida di Vincenzo Monti, riproponeva Dante quale modello per la nazione.
L’autore dialogherà con Franco Gabici e Alessandro Merci.
Nell’occasione il volume sarà a disposizione del pubblico grazie alla presenza di Giorgio Pozzi, editore del libro.
Pantaleo Palmieri
Ha conseguito la laurea in Lettere con Mario Marti all’Università degli studi di Lecce (1970) e il perfezionamento in Filologia moderna alla Scuola bolognese di Raffaele Spongano (1976).
Docente di materie letterarie per 16 anni nella scuola superiore, dal 1986 al 2006 preside nei licei. Dal settembre 2006 è in pensione.
È socio dell’Arcadia-Accademia nazionale (Elmiro Dipeo), dell’Accademia dei Filopatridi di Savignano, dell’Accademia Pascoliana di San Mauro Pascoli, dell’Accademia dei Benigni di Bertinoro, del Centro nazionale di studi leopardiani e del Centro mondiale della poesia di Recanati.
È presidente dell’associazione culturale forlivese “Nuova Civiltà delle Machine” e membro della redazione dell’omonima rivista (ed. Eri-Rai). In questa veste è stato tra gli organizzatori del convegno “Spazi e confini del romanzo” (Forlì, 3-6 marzo 1999).
È redattore capo della collana “Quaderni Piancastelli” (ed. il Mulino) che pubblica saggi e studi condotti attingendo al Fondo Piancastelli della Biblioteca Comunale “A. Saffi” di Forlì.
È membro del comitato scientifico per la Nuova edizione nazionale delle Opere di Carducci. Collabora con saggi e recensioni. Si è occupato di Dante, Benvenuto da Imola, Vincenzo Cuoco, Pietro Giordani, Vincenzo Monti, Giacomo Leopardi (soprattutto nei rapporti con i contemporanei e coi componenti della sua singolare famiglia), Alessandro Manzoni, il bibliofilo e bibliografo erede delle carte Borghesi Giacomo Manzoni, la Scuola classica romagnola, Giosue Carducci, Dino Campana, Renato Serra, Manara Valgimigli. Negli ultimi anni ha concentrato le sue ricerche sul versante classicistico della nostra civiltà letteraria, con particolare attenzione alla linea Monti-Leopardi-Carducci.
L’ingresso è libero fino ad esaurimento posti e nel rispetto delle normative vigenti
Per informazioni: 0544.482227 – crc@comune.ra.it
Prossimo appuntamento: venerdì 8 aprile, alle 18, sala Corelli del Teatro Alighieri, in via Angelo Mariani n. 2, Leone Magiera presenterà il libro “Karajan. Ritratto inedito di un mito della musica”, edito da La Nave di Teseo. Con un’esibizione di Monica De Rosa Mckay.