Ieri, 13 novembre, in occasione della VI Giornata mondiale dei Poveri, all’Opera di Santa Teresa del Bambino Gesù è stata celebrata la SantaMessa da don Alain Gonzales Valdes. Subito dopo nel refettorio oltre 120 persone hanno partecipato al “pranzo condiviso”, preparato da circa 30 volontari dell’Opera e della Caritas. Presenti anche i rappresentanti della Arcidiocesi, dell’amministrazione comunale, dell’Ufficio pastorale e delle associazioni cittadine.
La giornata si è conclusa con un momento di riflessione, che ha raccolto una sessantina di persone nel teatro della Fondazione di don Lolli, tenuto dal vicario generale don Alberto Brunelli e dal vicario episcopale per la Pastorale della Carità don Alain Gonzales Valdes. “I numeri della povertà sono purtroppo in aumento e le risorse, visti i tempi attuali, tendono a scarseggiare. L’Opera di Santa Teresa continua il percorso avviato dal suo fondatore, lavorando a progetti e servizi che diano sostegno alle nuove forme di povertà, nonostante le grandi difficoltà che come qualsiasi altra realtà, si trova a vivere. Il pranzo di oggi ne è l’esempio. Ogni domenica all’Opera tanta gente può trovare un pasto caldo” ha affermato don Alberto Brunelli.
“Per porsi dalla parte dei più deboli, bisogna essere mossi oltre che dal dovere anche dallo spirito – ha continuato don Alain -. Così chi lavora in enti rivolti al sociale, è importante che viva il proprio lavoro come una missione. In questo modo sarà più semplice realizzare grandi progetti e aiutare concretamente gli altri”.
“Ringrazio i tanti volontari che oggi hanno contribuito a questa giornata, in particolare preparando i pasti per la mensa. La povertà deve aiutarci ad aprire gli occhi, a riflettere sul nostro stile di vita, sulle cose che abbiamo e che a volte sprechiamo. I poveri non andrebbero considerati come tali, ma come persone in relazione a noi, a cui dare vicinanza. In che modo? Aprendoci ad uno stile di vita più solidale. È quello che cerchiamo di mettere in atto all’Opera di Santa Teresa attraverso i nostri servizi rivolti alla carità. Solo come comunità e mobilitandoci insieme possiamo cambiare le cose” ha concluso il vice direttore dell’Opera di Santa Teresa, Luciano Di Buò.