È stato celebrato questa mattina il 79° anniversario della Liberazione di Bagnacavallo, nell’ambito delle iniziative promosse da Comune, Comitato Permanente Antifascista e Consigli di Zona.
Alle 9.30 è stata celebrata una messa presso il Sacrario dei Caduti, poi in piazza della Libertà si sono tenuti il saluto della sindaca Eleonora Proni e la deposizione di una corona al monumento ai Caduti, con i canti delle classi quinte della scuola primaria e terze della scuola secondaria dell’istituto comprensivo Berti, che hanno poi distribuito pensieri di pace. Al termine sono stati liberati in aria palloncini colorati biodegrabili con la scritta “Viva la pace”.
«Nella tessitura complessa del nostro tempo – ha sottolineato la sindaca Proni – la memoria si staglia come un faro indispensabile, un faro che illumina l’importanza di valori che non possono essere mai considerati acquisiti una volta per tutte. In questo periodo dell’anno noi ci ritroviamo a onorare e ricordare il coraggio e la determinazione, i sacrifici, i lutti, di donne e uomini del nostro territorio che con la Resistenza e insieme alle forze alleate formate da persone provenienti da diverse parti del mondo, riportarono la libertà nelle nostre case, nelle nostre strade, nelle nostre campagne.
La recente recrudescenza di ideologie fasciste in cerca di protagonismo e nuova ragion d’essere ci richiama alla dura realtà che certi valori, come la democrazia e la solidarietà, devono essere difesi costantemente nella consapevolezza e nell’azione quotidiana di ognuno di noi. Ogni giorno siamo chiamati a scegliere da che parte stare come individui e come collettività. È un dovere, ora più che mai, preservare l’essenza di una società inclusiva e aperta, respingendo con fermezza ogni tentativo di scardinare i diritti fondamentali e non accettando la pretesa del riemergere, nel terzo millennio, della logica “imperiale”.
Valori e diritti sono ben incisi nella nostra Costituzione, da leggere e rileggere perché qui c’è la nostra vita nelle sue molteplici sfaccettature.
Le guerre, dall’aggressione russa all’Ucraina al conflitto in Medio Oriente, scuotono le fondamenta della nostra percezione sulla pace e sull’integrazione.
Oggi, qui nella nostra piazza della Libertà – ha concluso Eleonora Proni – vogliamo ribadire una volta di più che non è con le guerre che si progetta un mondo migliore. È nel tessuto stesso delle nostre comunità che si annida la forza di superare le avversità, di coltivare la speranza e di costruire un futuro condiviso.Il tempo è testimone delle nostre azioni e delle nostre scelte. In un’epoca in cui la sapienza tecnologica convive con la crudeltà umana, è nell’esempio di ognuno di noi che si cela la speranza di un mondo più giusto, più umano, più pacifico, più “comunità”.»
Nei giorni precedenti si erano svolte iniziative per l’anniversario della Liberazione anche nelle frazioni di Villanova e Glorie. Il programma si concluderà sabato 23 dicembre alle 14.15 a Masiera.