Questa mattina, davanti al monumento al 1 st Jaipur Infantry tra viale Europa e via Mentana è stato celebrato il 79° anniversario della Liberazione di Lugo dal nazifascismo con la commemorazione del sacrificio dei soldati indiani. Furono loro infatti i primi a entrare in Lugo il 10 aprile 1945, da via Mentana, dopo gli aspri combattimenti sul fiume Senio che costarono la vita a molti di loro. Il sindaco Davide Ranalli ha deposto una corona al monumento, dopo le sue parole è intervenuto il presidente Unuci Renzo Preda che ha raccontato la testimonianza diretta dell’ingresso dei soldati che lui vide con gli occhi di un bambino di 10 anni. Erano presenti le associazioni combattentistiche, d’arma, partigiane e del volontariato. Presenti anche i rappresentanti delle forze dell’ordine e l’architetto Igino Pasi che ha progettato il monumento.
“Ricordare la Liberazione di Lugo significa riconoscere da dove veniamo – spiega il sindaco Davide Ranalli – . La lezione della lunga pace dopo la seconda guerra mondiale è ormai lontana perché la guerra è tornata molto vicina a noi negli ultimi anni. Riflettere quindi su quello che è accaduto, sul debito di riconoscenza che abbiamo verso chi ci ha liberato, è necessario perché la pace va coltivata dai gesti più piccoli alle scelte più grandi”.