“Perché le misure per l’applicazione dei contratti nazionali – in base all’accordo dello scorso dicembre tra Regione e sindacati relative a qualità del lavoro, prevenzione e lotta alla criminalità – vengono spesso rigettate dai Tar in quanto la discrezionalità di applicare un certo Ccnl è dell’imprenditore e non della Pubblica amministrazione?”.
La risposta al quesito posto, nel corso della Commissione Cultura presieduta da Francesca Marchetti, dalla consigliera Valentina Castaldini (Fi) arriva dall’assessore Paolo Calvano per il quale “il protocollo sottoscritto nel 2017 e rinnovato nel 2021 dalla Regione tutela il diritto dei lavoratori a stabilità e qualità dell’occupazione sempre nel rispetto delle norme nazionali. Ricordo anche che nel decreto legislativo nazionale in materia c’è l’inserimento nei bandi di gara di clausole sociali per la tutela dei posti di lavoro e altre norme a tutela dei lavoratori. Tutto questo conferma che le procedura di gara regionali sono e resteranno conformi alla normativa nazionale in materia”.
Alla luce delle parole del rappresentante della Giunta, Castaldini si è detta insoddisfatta perché “temo ci sia un rischio vero perché nessuno mette in discussione l’attenzione che la Regione pone sul tema lavoro, ma così operando si rischia di avere delle storture e di aumentare gli oneri a carico delle imprese”.