È un’annata positiva quella dei produttori di castagne dell’alto faentino. Un mese di settembre particolarmente caldo ha favorito, anche sulle colline della nostra provincia, un’ottima maturazione di castagne e marroni. Sono aumentati i consumi, ma, i produttori dovranno fare i conti con il blocco delle sagre di autunno. E anche con la concorrenza dei prodotti provenienti da Portogallo, Turchia, Spagna e Grecia. Da qui la richiesta di maggiori controlli sull’origine delle castagne messe in vendita in Italia, dove non raramente, denuncia Coldiretti, un prodotto proveniente dall’estero viene spacciato per italiano. Situazione ancora peggiore per i prodotti derivati.
Nonostante il prodotto sia presente in quantità, Coldiretti mette in guardia dal rischio di trovarsi nel piatto, senza saperlo, castagne straniere provenienti soprattutto da Portogallo, Turchia, Spagna e dalla Grecia (nel solo 2019 infatti le importazioni sono risultate pari a ben 32,8 milioni di chili, spesso spacciate per italiane, con forti ripercussioni sui prezzi corrisposti ai produttori).
Da qui la richiesta di maggiori controlli sull’origine delle castagne messe in vendita in Italia per evitare che diventino tutte, incredibilmente, tricolori. Ancora peggiore è la situazione dei trasformati, per i quali non vi è l’obbligo di etichettatura di origine e per le farine di castagne che, non avendo un codice doganale specifico, non è neppure dato sapere quante ne vengano importate.
Se non si vuole comunque correre il rischio di acquistare spesso a caro prezzo castagne straniere, Coldiretti invita i consumatori a rivolgersi direttamente ai Consorzi dei produttori o a fare acquisti diretti nei mercati degli agricoltori di Campagna Amica o, presso le aziende e, ancora, a riscoprire il gusto di partecipare nei boschi alla raccolta delle castagne.