Cassa di Ravenna Spa chiude il primo semestre con un utile netto “dopo le necessarie rettifiche, i più che prudenziali accantonamenti e i costi obbligatori straordinari per salvataggi di banche concorrenti” a 9,726 milioni di euro, “con una diminuzione limitata al 14,61%, anche a seguito degli effetti negativi della pandemia Covid-19”. Lo si legge in una nota dell’istituto presieduto da Antonio Patuelli.
“L’ulteriore riduzione dei tassi di interesse e il Coronavirus hanno fatto sì che il margine di interesse della Cassa sia diminuito del 7,48%, le commissioni nette siano calate del 15,43% e che il margine di intermediazione sia sceso del 5,68%”.
La raccolta diretta da clientela della Cassa è di 3.754 milioni di euro (+2,82% sul semestre 2019), la raccolta indiretta (che ha risentito degli andamenti dei mercati e del Coronavirus) è di 4.890 milioni di euro (-0,18%), di cui il risparmio gestito (comprensivo dei prodotti finanziario-assicurativi) ha raggiunto i 2.505 milioni di euro (+2,88%. Gli impieghi economici a clientela raggiungono i 2.943 milioni di euro (-1,26%). Le sofferenze nette sono di 70,79 milioni di euro (1,93% del totale degli impieghi netti), in calo del 25,67% rispetto ad un anno fa; le rettifiche per deterioramento dei crediti, seppure prudenti, sono diminuite del 16,31%.

(ANSA)