La Cassa di Ravenna informa delle possibilità che sono a disposizione di coloro che prevedono di avere problemi nel rimborsare i mutui contratti a tasso variabile in conseguenza della crescita dei tassi di interesse decisi dalla Banca Centrale Europea. Il titolare del mutuo può:
1. concordare con la propria banca l’allungamento della durata del proprio mutuo;
2. chiedere una revisione di altre condizioni contrattuali;
3. effettuare la cosiddetta portabilità/surroga dei mutui, cioè la possibilità di trasferire senza spese e costi il proprio mutuo ipotecario presso un’altra banca, modificandone le relative condizioni contrattuali;
4. ricorrere al Fondo di solidarietà per i mutui prima casa cosiddetto “Fondo Gasparrini” che permette di sospendere il pagamento della rata del mutuo ipotecario per l’acquisto dell’abitazione principale, fino a 18 mesi, allungando il piano di ammortamento per il periodo della sospensione, in caso di eventi quali la perdita del posto di lavoro, la riduzione dell’orario di lavoro (cosiddetta cassa integrazione) o la riduzione del fatturato per i lavoratori autonomi;
5. trasformare il mutuo da tasso variabile a tasso fisso. La legge di Bilancio per il 2023 ha disposto che le banche siano obbligate alla trasformazione, in caso di richiesta del mutuatario che non sia in ritardo nei rimborsi, per i mutui di importo fino a 200.000 euro e con l’ISEE del mutuatario che non deve superare i 35.000 euro.
La Cassa di Ravenna raccomanda ai titolari di mutuo di rivolgersi alla propria banca ai primi segnali di possibili difficoltà, per valutare insieme tutte le possibili soluzioni e per esaminarne preventivamente gli impatti.