Appena inaugurato, fa già discutere il parco Francesca da Polenta all’interno dell’ex Caserma Alighieri. Alla sezione provinciale di Ravenna dell’Associazione Nazionale Artiglieri d’Italia non sono piaciute alcune parole pronunciate dall’assessora Federica Del Conte durante la visita insieme alla stampa all’area rinnovata.
La caserma Alighieri è stata per decenni sede dei reggimenti di artiglieria contraerea:

“Ciò che mi ha letteralmente lasciato sgomento sono state le dichiarazioni dell’assessora Federica Del Conte, retoriche e piene di livore nei riguardi di coloro che hanno, con orgoglio, senso del dovere e attaccamento al reparto di appartenenza, operato a livelli tali da essere riconosciuti a livello nazionale e NATO. Sull’efficacia della Caserma “D.Alighieri”, poi, si potrebbe aprire un dibattito con tutta una serie di puntualizzazioni” ha aspramente criticato il Tenente Colonello Fracesco Porciello, presidente della sezione ravennate dell’Associazione Nazionale Artiglieri d’Italia.

Secondo Porciello, le parole utilizzate da Del Conte sono caratterizzate da “banalità e senso di voluta omissione: ‘…un luogo che è stato inaccessibile per lungo tempo…’. Certo! È estremamente improbabile che una caserma possa essere aperta liberamente al pubblico, specialmente se siamo in ambito NATO. Anche le caserme dei Carabinieri o della Polizia di Stato, della Guardia di Finanza sono inaccessibili senza destare rancore alcuno. Forse codesta assessora si dimentica che, nei progetti iniziali, tale area sarebbe stata destinata ad un parcheggio di auto e qualcos’altro. Quindi comunque inaccessibile al pubblico”.

L’associazione inoltre si aspettava anche un invito alla cerimonia di apertura del parco da parte dell’amministrazione comunale. La gran parte dei soci, infatti, ha prestato servizio per molti anni nell’allora caserma Alighieri o vi ha svolto il servizio militare. L’invito però non è arrivato: “Sembra che si voglia estirpare la memoria di ciò che è stato quel luogo – se fosse così sarebbe veramente pietoso, ma non nuovo”.

“Appare evidente che l’inaugurazione è stata fatta quasi in forma privata: solo qualche famigliare, un poliziotto locale e l’Associazione Volontari Carabinieri (come direbbe il buon Di Pietro: “che c’azzecca !”). Tuttavia, l’unica voce che si è levata in contrasto con l’accaduto è stata di Gianfranco Spadoni, ma (ahimè) solo per dovere di firma. Anche lui, infatti, non ha sottolineato l’assenza degli ex ‘padroni di casa’. Chi li ha visti ?”