“Il 16 maggio scorso, un forte acquazzone ha investito le località di Piangipane, Santerno e Camerlona, appartenenti all’Area n. 6 del Comune di Ravenna, del cui Consiglio territoriale sono vice-presidente. Gli allagamenti conseguenti sono avvenuti, per la maggior parte, a causa del fogliame e delle sporcizie che occludevano le caditoie, i pozzetti di scolo e le bocche di lupo di raccolta delle acque piovane, e in alcuni casi anche per risalita di fogna dai bagni delle abitazioni. Mancata pulizie delle strade e inefficienza della rete fognaria ne sono dunque responsabili. In via Don Pietro Pellicciari, a Camerlona, il defluire del fiume d’acqua creatosi è stato fronteggiato grazie a dei cittadini volenterosi, che hanno individuato i pozzetti sommersi per poi ripulirli e fermare l’avanzata delle acque, che avevano già sommerso delle verande. A Santerno, i più sfortunati hanno visto il livello delle acque arrivare dentro casa.
Negli ultimi anni, Ravenna è diventata una città dove l’ordinario diventa un’emergenza ed ogni acquazzone un allagamento.
Queste situazioni sono state contestate più volte all’amministrazione comunale da Lista per Ravenna su diverse parti del territorio comunale, comprese, nel presente mandato elettorale, le Aree n. 6 di Piangipane e n. 5 di Mezzano, confinanti.
Le responsabilità ci sono state spesso rimpallate tra due servizi: “L’organizzazione e la gestione della raccolta, avvio e smaltimento e recupero dei rifiuti urbani”, in carico ad Hera spa e pagato dai cittadini con la TARI (al momento, 35,8 milioni di euro per il 2024) e “la manutenzione ordinaria o preservativa della rete stradale e relative pertinenze e componenti, nonché il mantenimento e ripristino delle normali condizioni di viabilità, ecc.”, del cosiddetto “Global service”, in carico alla società cooperativa Sistema 3.2 , pagato dai cittadini col bilancio del proprio Comune (per il triennio 2023-2025, 13,5 milioni di euro). Nell’uno e/o nell’altro caso, il Comune stesso è responsabile dei mancati controlli sulle inadempienze ai relativi contratti di servizio, così tanto costosi, la cui conseguenza è la mancata applicazione delle dovute sanzioni. Insomma, i contratti vengono pagati per intero anche se non sono rispettati.
Ho segnalato quanto sopra al capogruppo di Lista per Ravenna, Alvaro Ancisi, che ne fa oggetto di interrogazione al sindaco, con richiesta di chiarimenti e di attivazione degli interventi e dei provvedimenti atti a porre rimedio ai disservizi in questione e ad evitare che si ripropongano”