Alla sua prima partecipazione alle Paralimpiadi, Carlotta Ragazzini a Parigi ha conquistato la medaglia di bronzo, lo stesso metallo ottenuto mercoledì da Federico Falco.
L’azzurra, testa di serie n. 4, questa mattina nella semifinale di classe 3 è stata battuta onorevolmente per 3-1 (7-11, 9-11, 11-7, 4-11) dalla coreana Yoon Jiyu (n. 1).
Dal 4-4 l’asiatica è passata a condurre (6-4), dal 6-5 ha aumentato il suo vantaggio (8-5) e dal 9-7 è salita a tre set-point, sfruttando il primo, Nel secondo parziale Ragazzini è partita sul 4-1 e dal 5-3 è stata superata (5-6). Ha continuato a lottare e sull’8-10 ha annullato le due palle set e anche la terza (10-11), mentre la quarta (11-12) è stata decisiva.
Anche nella terza frazione l’avvio della 22enne faentina è stato veemente (3-0) e anche in questo caso Yoon ha ribaltato la situazione con quattro scambi consecutivi a referto (4-3). Ragazzini ha risposto con un break di 5-0 (8-4) e, sul recupero dell’avversaria (8-7), si è procurata tre set-point (10-7), facendosi bastare il primo.
Dopo il cambio di campo la coreana ha assunto l’iniziativa (4-1) e dal 4-2 ha allungato sull’8-2. Ha avuto sei match-point (10-4) e al primo è andata in finale. Terza la romagnola, che bissa il piazzamento degli Europei di Sheffield del 2023, con un prestigio ovviamente maggiore.
«Sono soddisfatta di come ho giocato – commenta Ragazzini – lei è veramente forte, ma sono contenta di come l’ho affrontata. Sono alle miei prime Paralimpiadi e questa semifinale era la partita più importante della mia carriera. Sono felicissima per questo bronzo. In campo, rispetto alle altre volte, avevo le idee più chiare su ciò che dovevo fare. Bisognava non farla giocare comoda sul rovescio, che è il suo colpo migliore, e variare molto. Nel secondo parziale ho annullato tre set-point, e al quarto ho un po’ forzato il servizio e purtroppo l’ho sbagliato. Nella terza frazione lei non era tranquilla e io ho continuato a insistere sul mio gioco ed sono andata fino in fondo. Nella quarta Yoon ha stretto i denti e io ho commesso qualche errore di troppo. Va bene così, ripartiamo da questo grande risultato per guardare avanti con fiducia».
(Federazione Italiana Tennis Tavolo)