Caritas, rapporto povertà: 4682 richieste d’aiuto da famiglie, lavoratori del turismo e della ristorazione

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Il rapporto povertà della Caritas restituisce uno spaccato preoccupante della realtà anche in vista dei mesi futuro. Nell’anno dove la pandemia si è fatta sentire maggiormente sulle attività economiche, sono state 4682 le persone che hanno chiesto aiuto. A chiedere aiuto soprattutto famiglie e persone sole, ma anche piccoli e giovani imprenditori. “Esploso” il numero di viveri distribuiti: 13 mila pacchi tra tutti i centri d’ascolto e quasi 7 mila in piazza d’uomo, dato più che raddoppiato. Sono 225 le famiglie che per la prima volta hanno chiesto il sostegno dell’associazione, oltre 400 persone, molte delle quali lavoravano nel settore della ristorazione o del turismo. Oltre il 62% si è trovata a vivere con un reddito familiare che non superava i 300 euro. Raddoppiati anche i senzatetto. Richieste sono arrivate anche per problemi sanitari a causa delle difficoltà del sistema sanitario nazionale ed è stata utile la collaborazione con Santa Teresa. La Caritas in questi mesi è poi stata completamente rivoluzionata: riorganizzati gli uffici, nuovi spazi a Santa Teresa e in diocesi per accogliere le persone. I volontari più anziani sono stati lasciati a casa per i rischi della pandemia e sono stati formati moltissimi giovani grazie alla collaborazione con altre associazioni e con gli scout. Aumentati fortemente gli orari di ricevimento per accogliere le persone disorientate. Moltissime infine le donazioni da parte della città, sia denaro, sia viveri.