La solidarietà non si ferma e non si è mai fermata: pur trovando nuove soluzioni per rispondere alle limitazioni imposte dalle normative anti-Covid, lo spirito ‘Caritas’ è rimasto lo stesso e ha richiesto un salto di qualità per rispondere alle sfide della pandemia e delle nuove povertà. Il bilancio dell’ultimo anno parla chiaro: se in tutto il 2019 il Centro di Ascolto ha distribuito 6.500 pasti, nel primo semestre del 2020 sono stati 5.670 e in totale, alla fine dell’anno, si arriverà a circa 10mila pasti distribuiti tra servizio mensa e nuove modalità di distribuzione take away, quasi il doppio dell’anno precedente.
Pur nelle difficoltà, hanno continuato a essere garantiti tutti i servizi essenziali, come l’ambulatorio,il servizio docce e l’accoglienza notturna, nel pieno rispetto delle normative per garantire sicurezza agli ospiti, operatori e volontari. Fondamentale, in questi mesi, è stato il ruolo delle 25 Caritas parrocchiali della Diocesi, che grazie alla loro prossimità al territorio hanno potuto intercettare i nuovi bisogni emersi con la pandemia fornendo non solo assistenza, ma un aiuto integrale alla persona in ottica cristiana. “La pandemia ha aperto un tempo difficile da cui sono emerse tante nuove povertà– sottolinea il direttore della Caritas, don Marco Ferrini – che spesso sfociano nell’isolamento e nell’individualismo. Bisogna invece ripartire dalle relazioni di prossimità e come Caritas dobbiamo fornire non solo aiuto materiale, ma soprattutto dobbiamo essere in grado di instaurare una relazione positiva con le persone più fragili, come ci esorta a fare il Pontefice quando ci dice di ‘lasciarsi evangelizzare dai poveri’”.
Attivati i “Panieri di solidarietà”
Nelle ultime settimane sono stati attivati fondi 8xmille come risorse straordinarie della Diocesi per la pandemia: con queste risorse sono state distribuiti, attraverso il Centro di Ascolto e dodici Caritas parrocchiali, dei ‘panieri solidali’ per le famiglie più bisognose: pacchi spesa con un paniere di prodotti più completo. Alla parrocchia di San Domenico sono partiti inoltre i lavori per la realizzazione del nuovo dormitorio per garantire un ulteriorespazio a chi si trova senza dimora.
“Aiutaci ad aiutare”: tante realtà hanno risposto con donazioni alla chiamata di Caritas
Con la fine dell’anno, la Caritas ringrazia inoltre tutte le realtà che in questi mesi hanno fornito il loro supporto per fronteggiare assieme l’emergenza Covid-19. Complessivamente sono statati raccolti dall’inizio della pandemia 55mila euro. Tante donazioni sono arrivate da privati cittadini, ma diverse anche da aziende, cooperative e associazioni: Sigma Ambrogiani Sas, Tutela Consumatore srls, Arcea 2002, Amici della Ceramica e del Museo Internazionale in Faenza, Associazione per i Gemellaggi, Riunione Cattolica Torricelli, Balconi Azzurri Aps, Cooperativa Cultura e Ricreazione Scr, cooperativa Co.abi. ed Hera – che ha fatto una campagna di raccolta presso i propri clienti “trasferendo” il contributo per la domiciliazione delle utenze a favore della Caritas. Oltre ad aiuti economici, non è mancata l’offerta di beni alimentari da distribuire ai più bisognosi: tra gli altri, si menzionano, le aziende Granfrutta Zani, Deco Industrie e Conserve Italia, le associazioni Rotary Club Faenza, Pubblica Assistenza e quella Nazionale dei Carabinieri. Quest’ultima si è attivata anche per la consegna di pacchi viveri a domicilio.
Inoltre, tramite iniziative in accordo con Caritas Italiana, Apoteca Natura ha sostenuto l’ambulatorio Caritas attraverso l’emissione di voucher da spendere presso le loro farmacie. Alfasigma Spa ha fornito prodotti per l’infanzia (latte, pastina, omogeneizzati, etc) e i clienti del Caddy’s hanno donato prodotti per l’igiene personale tramite l’iniziativa del “carrello amico”, mentre il Rotary Club Faenza ha fornito delle card prepagate per l’acquisto di prodotti alimentari. Caritas Italiana ha anche destinato alle Caritas impegnate nell’emergenza dei contributi economici, e sono state messe a disposizione delle risorse straordinarie da parte dell’Unione della Romagna Faentina.
Volontariato: la collaborazione con gli scout della Diocesi
Se da un lato più della metà volontari ha dovuto lasciare momentaneamente il volontariato per diversi motivi – over 70 o presenza di famigliari fragili in casa – dall’altro tanti giovani si sono affacciati per la prima volta nel servizio in Caritas: nei giorni scorsi, in particolare, hanno dato la loro disponibilità una ventina di scout Agesci dei gruppi Faenza 1,2,4 e Modigliana, che collaborano ora nello stoccaggio dei beni alimentari provenienti dal Banco Alimentare, nella preparazione e distribuzione dei pacchi viveri alle famiglie in difficoltà e nella distribuzione dei pasti take-away alle persone senza fissa dimora. Un sentito ringraziamento va anche ai tanti volontari singoli che si sono messi a disposizione in questi mesi e all’Associazione Missionaria Internazionale e al gruppo giovani del Sinodo.