Il Nucleo Ispettorato Carabinieri del Lavoro di Ravenna, unitamente a personale dell’Ispettorato Territoriale del Lavoro di Ravenna e con la collaborazione dei militari delle Compagnie CC di Ravenna, Faenza, Lugo e Cervia-Milano Marittima, nell’ambito delle attività finalizzate a prevenire e reprimere i fenomeni dello sfruttamento del lavoro e di quello sommerso e a verificare il rispetto della normativa sulla tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori nei luoghi di lavoro, ha intensificato i controlli nel settore edile. L’attività ispettiva, di natura ordinaria e tecnica, è stata finalizzata alla verifica della regolare occupazione dei lavoratori e al rispetto delle norme in materia di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro.
Gli esiti delle verifiche svolte sull’intero territorio provinciale hanno consentito di individuare lavoratori non registrati (in nero), nonché inadempienze in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro quali omessa redazione del Piano Operativo di Sicurezza, omessa redazione del piano di montaggio uso e smontaggio del ponteggio, omessa protezione contro i contatti diretti ed indiretti dell’impianto elettrico, omessa sorveglianza sanitaria, mancanza di protezioni verso il vuoto.
Sono state controllate 37 imprese edili, individuate a seguito di attività info-operativa sequenziale all’analisi di dati provenienti dall’Arma territoriale, dal Nucleo CC Ispettorato del Lavoro e dall’esame di banche dati. Sono stati 79 i lavoratori controllati di cui 11 sono risultati irregolari e 6 “in nero”. Sono state 20 le ditte in cui sono state riscontrate delle irregolarità a conclusione delle verifiche ispettive. Sono state 8 le sospensioni dell’attività d’impresa adottate e 21 le violazioni in materia di sicurezza accertate. Complessivamente sono state irrogate sanzioni per 93.000 euro. Le violazioni rilevate hanno comportato il deferimento di 19 persone all’Autorità Giudiziaria.
In particolare, i controlli in 4 cantieri nel comune di Ravenna hanno consentito di individuare mancanze nell’adozione di idonee misure di prevenzione e inadeguatezza delle attrezzature per garantire la sicurezza dei lavoratori, con conseguente deferimento all’Autorità Giudiziaria e sospensione delle attività. Inoltre, in altri cantieri edili ubicati in Savio di Cervia, Faenza e Casola Valsenio, sono state riscontrate analoghe violazioni. Nella maggior parte dei casi sono stati individuati lavoratori in nero.