A tal fine, é necessario che il Comune di Ravenna revochi immediatamente l’ingiunzione alla rimozione e attui quanto approvato a suo tempo dal Consiglio Comunale, predisponendo il bando per il rilascio di una nuova concessione demaniale insieme a qualsia altra iniziativa atta a tutelare la presenza di questi storici manufatti del nostro arenile.
Da evidenziare la gravità del comportamento dell’amministrazione comunale, la quale si é affrettata ad adottare un provvedimento di demolizione, in totale contraddizione con la decisione presa dal Consiglio comunale.
Era il 13 settembre 2023, quando il Consiglio Comunale di Ravenna ha approvato con voto unanime, un ordine del giorno che impegna il Sindaco e la Giunta Comunale a valutare la fattibilità di un bando per l’istituzione nell’arenile di un’area per i capanni balneari.
Solo pochi mesi dopo, ovvero il 31 gennaio 2024, l’amministrazione de Pascale invia ai propretari dei capanni un’ingiunzione per la loro rimozione, da effettuarsi entro 90 giorni.
Viene davvero da chiedersi a cosa serva il Consiglio Comunale se tanto de Pascale e, più in generale, il Partito Democratico ravennate, fanno e sopratutto disfano, a loro piacimento.
C’e poi un precedente piuttosto indicativo: nel 2020, il Comune non ha rinnovato, senza peraltro fornire alcuna motivazione, la concessione demaniale all’Associazione Cappanisti Balneari APS.
Insomma, a questa amministrazione i capanni e quindi la preservazione delle tradizioni del nostro territorio, non interessano proprio.
Da rimarcare che il mancato rinnovo é coinciso con l’inizio dei lavori di realizzazione del Parco Marittimo.
Un progetto che sarebbe potuto essere invece un’opportunità di rivitalizzazione ed integrazione degli stessi capanni nel nuovo contesto balenare.
Bastava avere un po’ di buon senso.
C’è poi da segnalare che alle istanze dei titolari dei capanni balneari e della loro Associazione, il Comune di Ravenna risulta non avere fornito risposte.
Il tempo per analizzare la situazione e adottare provvedimenti amministrativi per la salvaguardia dei capanni balneari dal settembre 2023 a gennaio 2024 c’è stato. Ma il Comune non se n’è accorto.
É così che la questione capanni balneari diventa l’ennesima riprova dell’imperizia di questa amministrazione comunale. E a farne le spese, ancora una volta, sono i Ravennati.
Tuttavia, al fine di raggiungere l’obiettivo espresso dall’intero Consiglio Comunale di Ravenna di preservare la presenza dei capanni balneari, ho depositato un question time indirizzato al Sindaco di Ravenna, nel quale chiedo di annullare l’ingiunzione alla rimozione dei capanni balneari e la contestuale pubblicazione di un bando per il rilascio di una nuova concessione demaniale. L’atto andrà in discussione in Consiglio comunale martedì 27 febbraio.”
Veronica Verlicchi
Capogruppo La Pigna, Città-Forese-Lidi