Genitori pronti ad occupare i binari della stazione a Godo, studenti che pretendono il rimborso dell’abbonamento annuale, autobus sostitutivi dei treni cancellati che rischiano di non essere sufficienti ad accogliere tutti i ragazzi che si trasferiscono nel lughese per frequentare le superiori. La cancellazione di alcune fermate lungo la tratta ferroviaria Bologna-Ravenna, effettuate con l’obiettivo di rendere gli spostamenti più veloci fra le due principali città, sta causando un’ondata di proteste nel ravennate e nella Bassa Romagna. Troppi i disagi per gli utenti, soprattutto per gli studenti, che, dopo aver sottoscritto un abbonamento da 600-700 euro, si ritrovano senza treni o con autobus sui quali rischiano di non riuscire a salire. Per questo, dopo un primo accordo fra istituzioni locali e Trenitalia, il presidente della provincia de Pascale spera di riuscire a continuare la trattativa