In relazione all’applicazione del Canone Unico Patrimoniale che da quest’anno sostituisce il canone per l’occupazione del suolo pubblico, l’imposta comunale sulla pubblicità e il diritto sulle pubbliche affissioni, l’amministrazione comunale di Faenza precisa quanto segue.
L’obiettivo più volte ribadito è, e resta, quello di una esatta parificazione tra i nuovi importi e la somma delle tariffe precedenti che la nuova imposta va a sostituire, per evitare che questa semplificazione decisa dal Governo possa tramutarsi in un aggravio fiscale per le imprese.
Nonostante le varie simulazioni preventive degli uffici comunali e del gestore del servizio di accertamento e riscossione dell’imposta comunale effettuate per verificare l’impatto dell’applicazione del nuovo canone, stiamo raccogliendo le segnalazioni di alcune incongruenze rispetto agli importi che risultano più elevati rispetto al metodo precedente.
Fin dai prossimi giorni il Comune di Faenza incontrerà le associazioni di categoria per verificare la situazione e definire gli eventuali interventi tecnici correttivi.