Con una specifica comunicazione, inviata al sindaco, in data odierna, le associazioni faentine di Confcommercio e Confesercenti, richiedono immediati ed adeguati correttivi all’Amministrazione Comunale sull’applicazione dell’imposta di pubblicità nel Canone Unico Patrimoniale.
“Nel percorso di confronto e collaborazione, che abbiamo condiviso assieme all’Amministrazione Comunale e ad ICA, ci è sempre stato assicurato, che le tariffe sarebbero rimaste invariate, così come le modalità di calcolo.” – dichiara Francesco Carugati, direttore di Confcommercio Ascom Faenza.
“A seguito delle segnalazioni degli associati e delle successive verifiche riteniamo assolutamente necessario provvedere ad immediati correttivi rispetto all’arrotondamento della superficie dell’esposizione pubblicitaria. L’arrotondamento ad un metro anziché al mezzo metro per il calcolo non è stato concordato, nonostante le diverse occasioni di confronto avvenute” – afferma Chiara Venturi, direttore di Confesercenti Faenza.
Confcommercio e Confesercenti, segnalano che l’arrotondamento al metro superiore nel calcolo dell’imposta di pubblicità produce un inevitabile aumento dei costi per le imprese; tale aumento non è irrilevante soprattutto in un momento pandemico come quello che le imprese stanno ancora attraversando.
Confcommercio e Confesercenti, sono disponibili ad approfondire il tema congiuntamente con l’Amministrazione Comunale, rimodulando il metodo di calcolo, riequilibrandolo a quelli degli anni precedenti ed eliminare i maggiori oneri per le imprese.