La consigliera PD Fiorenza Campidelli ha depositato un’interrogazione in cui chiede al sindaco e alla giunta di riferire come sta procedendo la ristrutturazione della Villa Callegari e cosa si intenda fare per valorizzarla.
Il 19 marzo 1991 il Consiglio comunale approvò l’ acquisto del complesso immobiliare ex Villa Callegari, composto da villa ,chiesetta, parco con un pro-servizio, con l’obiettivo, tra l’altro ,di trasferivi il museo ornitologico poi allestito a Sant’Alberto. Il 12 giugno 2003,a seguito di gara, il Comune di Ravenna affidò in concessione per 40 anni il complesso ex Villa Callegari alla socità Honoria srl con l’impegno di eseguire ogni opportuno intervento di restauro, consolidamento e risanamento a proprie ed esclusive spese e attenendosi allo studio di fattibilità presentato all’atto di partecipazione alla gara.
“In realtà – dice Campidelli – la società Honoria non ha mai eseguito interventi di ristrutturazione né tanto meno avviato il progetto di valorizzazione che ha già ricevuto il benestare da parte della Soprintendenza. Inoltre in seguito alla negligenza della società Honoria si è venuta a creare negli anni all’interno del parco e della villa una situazione di forte degrado, sporcizia e pericolo, causati anche da frequentazioni e bivacchi notturni.
Già in qualità di presidente del Consiglio territoriale del Centro Urbano avevo segnalato questa situazione di criticità alla società Honoria e, in seguito, agli assessori competenti con i quali abbiamo proceduto ad effettuare diversi sopralluoghi.
In seguito alla bonifica e chiusura del fossato nel Parco Grishenko confinante con l’ area della villa, con relativa potatura degli arbusti, risultò evidente la continua rottura della recinzione da parte di chi, di notte, si apriva un varco per entrare all’interno della villa Callegari.
Poi nel 2017, la società villa Callegari Srl ha acquistato il ramo d’azienda dalla Honoria Srl e che, con la cessione del ramo d’azienda, è rimasto valido il progetto a suo tempo autorizzato dal Comune e dalla Soprintendenza. Da allora il Comune e l’assessore Cameliani si sono mossi con decisione e sollecitudine per arrivare a far riaprire il parco e ripristinare la recinzione e l’illuminazione ; infatti dal luglio 2021 si è collegato il parco della villa all’attiguo parco Grishenko, restituendo così ai cittadini una ampia e bellissima area verde.
È pertanto importante capire – conclude Campidelli – quale sia la tempistica e le procedure in atto per restituire al quartiere e alla città tuta tale importante patrimonio.”