Sono 63 (di cui ben 15 nate nel 2020) le startup innovative operanti in provincia di Ravenna. Si tratta di imprese giovani, ad alto contenuto tecnologico e con forti potenzialità di crescita, segno dell’affermazione di un vero e proprio patrimonio da tutelare e continuare a guidare nel suo percorso di nascita, sviluppo e consolidamento. È quanto emerge dal monitoraggio curato dalla Camera di commercio di Ravenna, che fotografa un ecosistema in espansione e capace di reagire perfino alla crisi prodotta dal Covid-19, facendo appello ai punti di forza che lo caratterizzano: forte attitudine al digitale e allo smart working, velocità e flessibilità nel rispondere alle nuove esigenze, elevato livello di competenze tecniche e informatiche.
“Le startup innovative contribuiscono a promuovere il collegamento tra ricerca e impresa e rappresentano una grande opportunità di affermazione professionale per tanti giovani di talento. Oggi l’innovazione si conferma un driver vincente, permettendo di tradurre i risultati della ricerca in servizi e prodotti nuovi e migliori”. Così il commissario straordinario della Camera di commercio di Ravenna, Giorgio Guberti, che ha aggiunto: “La Camera di commercio, insieme alle istituzioni ed alle associazioni di categoria, è impegnata da tempo per creare le condizioni necessarie alla diffusione dell’innovazione nel territorio ravennate, fattore essenziale per la competitività delle imprese”.
Secondo la Camera di commercio ci sono, nella nostra provincia, più di 150 aspiranti imprenditori che potrebbero potenzialmente aggiungersi alle startup innovative ravennati già operanti sul mercato. Non solo: più di 450 imprese con meno di 5 anni di vita, attive in settori ad alta intensità tecnologica e di conoscenza, avrebbero i potenziali requisiti per accedere alle agevolazioni previste per le startup innovative se si iscrivessero alla sezione speciale del Registro delle imprese tenuto proprio dalla Camera di commercio.
I requisiti per essere start up innovative: la società deve essere costituita e svolgere attività d’impresa da non più di 60 mesi; il totale del valore della produzione annua della società, a partire dal secondo anno, non deve essere superiore a 5 milioni di euro; la società deve avere quale oggetto sociale esclusivo o prevalente lo sviluppo, la produzione e la commercializzazione di prodotti o servizi innovativi ad alto valore tecnologico.
I vantaggi: minori oneri per la costituzione; rapporti di lavoro subordinato di più semplice attuazione; credito di imposta per ricerca e sviluppo; incentivi all’investimento; raccolta diffusa di capitali di rischio tramite portali online.