20-04-2023-ravenna; camera di commercio di ravenna e ferrara , presidente guigio guberti

Valorizzazione del patrimonio artistico, culturale e naturalistico, animazione commerciale e dei centri storici, sviluppo e promozione dell’intera filiera del turismo, promozione dell’eccellenza delle produzioni enogastronomiche e artigianali locali. Questi gli obiettivi del bando promosso dalla Giunta della Camera di commercio, che, quest’anno, ha finanziato, per complessivi 65.000 euro, 15 iniziative di promozione territoriale per lo sviluppo e l’attrattività del sistema socio economico delle province di Ferrara e Ravenna. Dalla Internazionale a Ferrara al Buskers Festival, dal Premio Estense 2024 alla valorizzazione dei Vini del Bosco Eliceo e Aglio di Voghiera, dalla Poesia e Musica alla Domus dei Tappeti di Pietra di Ravenna alla ceramica di Argillà Italia e produzioni tipiche alla Torre di Oriolo a Faenza e ancora, dalla animazione del Natale in centro storico a Ravenna alla valorizzazione commerciale delle imprese della Bassa Romagna; questi alcuni degli eventi finanziati dalla Camera di commercio per offrire a turisti e visitatori, accanto alla storia, ai borghi, alle piazze e alle bellezze naturali che ci contraddistinguono, la forza della contemporaneità, attraverso le iniziative più evocative, lo stile e la moda ferrarese e ravennate.

“Crescono le città e i territori che colgono la sfida della cultura come driver di sviluppo per incidere sul senso di appartenenza e sul “fare” delle comunità, dialogando con le imprese e innestando percorsi di riconoscimento”. Così Giorgio Guberti, presidente della Camera di commercio di Ferrara Ravenna, che ha aggiunto: “Cultura e bellezza, anche grazie alla loro loro forte relazione con la manifattura, sono tra i settori più strategici per facilitare la ripresa economica e sociale. Non solo perché i numeri dell’ultimo decennio dimostrano che parliamo di una fonte significativa di posti di lavoro e di ricchezza, ma anche perché sono un motore di innovazione per l’intera economia e agiscono come un attivatore della crescita di altri settori, dal turismo all’enogastronomia, passando dai servizi”.

Bellezza e cultura, dunque, sono parte del DNA ferrarese e ravennate: nei territori delle due province infatti – evidenzia il Centro Studi della Camera di commercio – operano 20.000 imprese, soggetti pubblici e del terzo settore che si occupano di cultura e creatività: design, architettura, turismo, enogastronomia e servizi, fino ad arrivare al manifatturiero. Una filiera (per ogni euro di valore aggiunto prodotto dalle attività culturali e creative se ne attivano altri 1,8 in settori economici diversi), cresciuta sia dal punto di vista del valore aggiunto (+5% rispetto all’anno precedente e di poco più del 10% rispetto al 2019), sia da quello dell’occupazione (+3,2% rispetto al 2022, a fronte di un +1,8% registrato a livello nazionale).

“Non vi è comune o borgo delle nostre due province – ha concluso Guberti – che non annoveri un’opera d’arte, un monumento o che non sia inserito in un paesaggio che meriti attenzione. Ed è questa proposta diffusa a rendere possibili percorsi di sviluppo del turismo culturali sin qui inesplorati. L’accoglienza, la qualità e la valorizzazione delle identità territoriali sono la risposta più efficace ai rischi di omologazione e di livellamento che inevitabilmente la globalizzazione comporta”.