Antonella Bandoli, imprenditrice affermata nel settore della comunicazione ed amministratrice e direttore creativo di Matitegiovanotte, azienda da sempre orientata alla innovazione, è stata eletta all’unanimità, in rappresentanza del settore industriale, presidente del Comitato per l’Imprenditoria Femminile della Camera di commercio di Ferrara e Ravenna. Vanta un bagaglio ricco di esperienze con tappe in molte imprese italiane e multinazionali: da Nike Italy a Cisa, da Seac Sub a Reebok, da Fila a Mares, da Bata a Skechers, da New Balance a Illy, comprese le agenzie internazionali Wieden+Kennedy (NL), Hogarth e Inferno (UK e USA). Ad affiancare Antonella Bandoli nel nuovo importante incarico sarà Gisella Ferri, eletta vice presidente, amministratrice della Ferri SRL, società da sempre orientata alla ricerca, allo sviluppo e all’export. La nota imprenditrice ferrarese opera nel settore della progettazione e della costruzione di decespugliatrici idrauliche trinciatrici radiocomandate, trinciatrici agricole e forestali, progettate e costruite rispettando i migliori standard qualitativi di confort e sicurezza.
Il Comitato della Camera di commercio di Ferrara e Ravenna, che resterà in carica tre anni, è stato uno dei primi ad essere costituito nel nostro Paese, fin dalla fine degli anni ’90, ed il suo ruolo è quello di sviluppare iniziative, di avanzare proposte e di tradurre in progetti ed azioni le aspettative e le necessità delle donne imprenditrici dei territori ferrarese e ravennate. Presentando la sua agenda delle priorità (orientamento all’imprenditorialità delle giovani generazioni, anche in collaborazione con il mondo della scuola, accesso al credito, internazionalizzazione, conciliazione dei tempi di vita e di lavoro, sostegno all’occupazione), la neo presidente ha sottolineato l’importanza di agire in maniera collegiale: “Ringrazio le colleghe componenti il Comitato per la fiducia che hanno voluto riservarmi – ha detto Antonella Bandoli subito dopo la sua elezione. Sono onorata di questa nomina, che ritengo sia un riconoscimento anche per le tante imprenditrici che con tenacia ed entusiasmo portano avanti, ogni giorno, la loro attività d’impresa, concretizzando un desiderio legittimo di affermazione personale. Nelle nostre province una impresa su 5 è gestita da donne, ed è un fatto ormai che le imprese femminili abbiano dimostrato maggior resilienza nei momenti più critici della vita economica dei territori. Il Comitato – ha concluso Bandoli – continuerà a mettere a valore questo asset con interventi concreti, diffusi e, dunque, sempre più vicini alle esigenze delle donne che fanno impresa”.
“La fotografia dell’imprenditoria femminile che l’Osservatorio dell’economia della Camera di commercio ci restituisce – ha evidenziato Gisella Ferri – è quella di una realtà dinamica, fatta di imprese che nascono, crescono, si consolidano nel tempo, entrano a pieno titolo nel sistema economico del territorio. Ma il quadro di crescita e di sviluppo del tessuto imprenditoriale femminile non deve distrarci dall’obiettivo principale: quello di creare una cultura del lavoro e un ambiente professionale amico delle donne, attento alle loro esigenze, capace di accogliere e valorizzare le loro capacità. E’ giunto il momento – ha concluso Ferri – di nuove e più decise accelerazioni per il conseguimento della parità di genere, per il generale progresso di un’educazione al rispetto delle donne come persone nella pienezza della loro autonomia e del loro ruolo”.
“Ad Antonella Bandoli, a Gisella Ferri ed al nuovo Comitato formulo i migliori auguri di buon lavoro”. Così Giorgio Guberti, presidente della Camera di commercio, che ha aggiunto: “Non esiste un modo di fare impresa al maschile o al femminile: un’impresa deve stare sul mercato, e le leggi di mercato non fanno distinzioni di genere. Ma per competere è necessario che le condizioni siano le stesse per chiunque vi opera: stesso mercato, stesse regole, vale anche in questo caso. L’uguaglianza di genere – ha proseguito il presidente della Camera di commercio – non è solo un diritto umano fondamentale, ma è anche il punto nodale di una economia moderna e prospera che si ponga come obiettivo una crescita inclusiva, in cui le donne e gli uomini siano in grado di dare il proprio pieno contributo sul lavoro e nella vita pubblica e privata”.
“Da anni con passione – ha sottolineato Tiziana Pompei, vice segretario generale di Unioncamere – le Camere di commercio italiane si occupano di imprenditorialità femminile e di pari opportunità. Nel tempo le donne hanno dimostrato di poter giocare un ruolo determinante per la crescita economica e sociale, non si sono arrese davanti alle difficoltà ed anche in questa fase critica si stanno rivelando delle vere combattenti. Ed è dunque a tutte le donne che voglio lanciare il mio personale appello a continuare a guardare con fiducia al futuro. Servono, però, anche misure concrete per la digitalizzazione, per la formazione, per l’innovazione e per favorire la presenza sui mercati esteri. Le Camere di Commercio dunque sono pronte, insieme alle Associazioni, a sostenere e ad ascoltare la voce delle imprenditrici sui territori”.
Nelle province di Ferrara e Ravenna, al 31 dicembre 2023, un’impresa su cinque è femminile. Le 15.447 imprese attive “in rosa”, infatti, incidono sul totale delle imprese attive (53.805) per il 22,3%. Questi i dati diffusi dall’Osservatorio dell’economia della Camera di commercio nell’ultimo Rapporto sulla imprenditoria femminile. Il 63,42% sono imprese individuali, il 16,26% sono società di persone, il 18,5 società di capitali, mentre l’1,02% sono società cooperative. Le attività “in rosa” si concentrano, in particolare, nei settori del Commercio (il 23,2%), dell’Agricoltura (14,8%), dei Servizi alla persona (13,1%), dell’Alloggio e ristorazione (12,7%), del Manifatturiero (6,2%) e dell’Immobiliare (6,4%).