Cambiamenti climatici. Un migliaio di studenti in piazza in sciopero: “La politica non fa niente”

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“Save the Planet” è il grido che si alza da Piazza del Popolo di Faenza, lanciato da un migliaio di studenti che hanno deciso di aderire ai “Fridays for future” e alla manifestazione internazionale Global Strike For Future per salvare la Terra, chiedendo un giro di vite drastico a governi e amministrazioni per contrastare le emissioni inquinanti e il riscaldamento globale. Una manifestazione a Faenza organizzata da un gruppo di giovani ragazzi a cui hanno aderito diverse scuole, dalle materne fino alle superiori, dai Comuni del circondario fino a Marradi. Chi non ha potuto raggiungere Faenza, ha comunque scioperato nelle piazze del proprio paese, come gli studenti di Brisighella. Uno sciopero di un’ora da scuola, l’autonegazione di un diritto per salvare il futuro delle nuove generazioni. Oltre centomila le adesioni a livello nazionale. Perché i cambiamenti climatici sono già in fase avanzata: la Pianura Padana presenta fin da ora una fase di criticità idrica per l’assenza delle piogge; a causa della mancanza di acqua nel Po, nel Delta risale l’acqua del mare, l’habitat è a rischio. L’agricoltura di tutta la regione, Romagna compresa, è già in allarme: la coda dell’inverno è stata di 2 gradi superiore rispetto alla media stagionale