Mercoledì 8 e giovedì 9 febbraio, alle 21:00, il regista ravennate Eugenio Sideri porta al Teatro Rasi, nell’ambito de La Stagione dei Teatri, lo spettacolo co-prodotto da Ravenna Festival e Nove Teatro dal titolo Calēre (:sentieri) ispirato al pensiero di Pasolini.
Calēra, in dialetto romagnolo, è il nome dei sentieri di campagna, le strade lungo gli sterminati campi che alimentano la cultura contadina e che il regista sceglie come immagine emblematica sulla difficoltà, per le nuove generazioni, di trovare il proprio percorso. Una storia che nasce dal confronto, amaro, tra un padre e un figlio, segnato, quest’ultimo, da troppe disillusioni verso il futuro. Lo sguardo del regista si allarga, come in un piano cinematografico, su porto e fabbriche, su campi e industrie. Su nottate che finiscono con un bicchiere di troppo mentre qualcuno si sta svegliando per andare a lavorare: la riviera e le sue luci accecano le stelle del cielo, oscuri presagi dello smarrimento di chi non ha una calēra su cui camminare.
Spiega lo stesso Sideri: “Sono partito da una parola romagnola, calēre, che sono quei sentieri non sempre battuti che si muovono più o meno visibili tra i campi. Qui mi riferisco ai percorsi metaforici che le anime attraversano, così come abbiamo fatto con i due secoli che abbiamo attraversato. (…) Nello spettacolo pongo l’attenzione su una famiglia romagnola, ma potrei dire della tradizione italiana, padre, madre e figlio, raccontandone lo scontro generazionale. Analizzo la difficoltà, da parte di Ruben – così si chiama il figlio – di trovare il proprio percorso. Parto dalla nostra tradizione cercando di essere il più universale possibile”.
Testo e regia Eugenio Sideri, regista assistente Gabriele Tesauri, con Enrico Caravita, Carlo Garavini, Maurizio Lupinelli, Chiara Sarcona, Patrizia Bollini, Marco Montanari, Giada Marisi, Ensemble Voces Cordis diretto da Elisabetta Agostini: Claudio Rigotti, Anna Rigotti, Laura Rigotti, Decio Biavati, coproduzione Ravenna Festival, NoveTeatro.
La Stagione dei Teatri è organizzata con il supporto del Ministero della Cultura, Regione Emilia-Romagna, Comune di Ravenna, Coop Alleanza 3.0, Fondazione del Monte di Bologna e di Ravenna, Assicoop Unipol Sai, Reclam, Apt Emilia-Romagna, Bcc ravennate, forlivese e imolese.