Il calcio femminile, grazie anche all’inaspettata affermazione della nazionale ai mondiali di Francia, è sotto la lente di tutti i media nazionali, riscuotendo un seguito e un successo senza precedenti. Abbiamo colto questo momento positivo per fare il punto della situazione con il presidente del Ravenna Women, Samuel Gasperoni.
“Ci troviamo senza dubbio difronte a un trend in forte crescita, sul quale Ravenna crede fortemente dimostrandolo già dalla scorsa stagione e manifestando, alla luce dei fatti, anche una certa lungimiranza. Nel 2012, infatti, quando fu costituita l’Associazione Ravenna FC alla Ca’ del Pino nella quale si posero le basi per la rinascita del calcio ravennate, ci si era già posti come obiettivo anche la costituzione di una squadra femminile giallorossa. Lo scorso anno, successivamente al primo in serie C, è stata creata un’affiliazione con il San Zaccaria poi nel settembre 2018, differenziandoci dalle realtà che partecipano al relativo campionato, si è deciso di investire su questa attività. Abbiamo pertanto creato una new-co, dove il Ravenna FC guida e decide avvalendosi di una company dedicata allo sviluppo del calcio femminile.”
Con ogni probabilità il Ravenna è l’unica squadra in serie C ad avere intrapreso un progetto interno inerente al calcio femminile, confrontandosi con realtà del calibro di Inter, Empoli e Lazio. Cosa ne è uscito da questo confronto?
“Dal punto di vista tecnico, strutturale e organizzativo l’Inter ha certamente dimostrato di essere una squadra senza rivali, ma in merito a tutte le altre situazioni il campo ha dimostrato che la rosa non era da meno rispetto a nessun altro. Considerando che siamo al primo anno di gestione e che siamo entrati in corsa tra settembre e novembre, possiamo affermare di aver raggiunto un risultato al di sopra delle nostre aspettative. È da questo concetto che dobbiamo partire per tendere, come il maschile, a essere una realtà di riferimento impegnandoci a crescere su tutti i punti di vista. Il nostro spirito motivazionale non si basa esclusivamente sui risultati sportivi, pur essendo uno dei primi elementi per cui si viene giudicati dalle persone, ma anche su una buona ed efficiente coesione organizzativa. Analizzando anche le esperienze estere, le realtà che riscuotono maggior successo sono quelle attente all’ aspetto didattico, fisico e ai bisogni educativi. È su questi elementi fondamentali per una crescita “sana”, che nasce il nostro progetto. È giusto ricordare che nonostante le difficoltà riscontrate, questo è stato il primo anno in cui si è creata una squadra under 12 e under 15. Abbiamo posto delle basi importanti nella costruzione di quello che deve essere il nostro futuro, partire da ragazze locali che possano crescere e ambire alla prima squadra: un concetto in linea con l’Academy maschile.“
Quali sono i piani di sviluppo futuri per Ravenna Women?
“Si parte da due cardini: il consolidamento del settore giovanile e lo sviluppo organizzativo. Abbiamo investito sulla grande professionalità ed esperienza del DG Elio Sollima e di Alessandra Ghirardelli che seppur alla prima esperienza in questo ruolo, ha alle spalle vent’ anni di calcio femminile come giocatrice e conoscitrice del settore. È stato organizzato un Open Day allo stadio Benelli per le ragazze che vorranno intraprendere questa disciplina e anche in questa occasione abbiamo avuto riscontri entusiasmanti dimostrati dalle ottanta partecipanti. Miriamo a radicarci sul territorio, ma è necessario avere i campi e le strutture adeguate per accogliere le numerose domande pervenuteci dalle giovani atlete. Non escludiamo che, per una questione logistica e soprattutto pensando alle più giovani, si necessiti di una struttura anche in città che possa fungere da fulcro per la nostra attività.”
Da poche ore è giunta la notizia della rinuncia del Chievo Verona Valpo all’iscrizione al campionato di serie A. È pertanto possibile che si aprano le porte per un ripescaggio delle nostre ragazze dopo aver sfiorato la promozione in questa stagione? E’ una strada percorribile?
“La notizia sopravvenuta è ancora da vagliare e verranno valutati attentamente quali siano i requisiti per il ripescaggio, sicuramente sarebbe una vetrina importante anche per i partner che ci hanno accompagnati in questa stagione e che hanno espresso la volontà di continuare anche nei prossimi anni. La città di Ravenna, bella, colta, elegante e “ornata” di una squadra di calcio maschile in serie C e una femminile in serie A, otterrebbe ancor più splendore sotto il profilo non solo sportivo, ma anche culturale e turistico.”