“Logica, intuizione e fantasia”. Questo è lo slogan dei “Campionati Internazionali di Giochi Matematici” gare matematiche dove una decina di difficili quesiti, con enunciati divertenti e intriganti, devono essere risolti in un’ora e trenta e sorprendono per le soluzioni semplici ed eleganti. La studentessa CAMILLA GUERZONI della Scuola “Francesco Baracca” di Lugo ha superato brillantemente le varie fasi: la semifinale regionale a Ravenna il 16 marzo 2019, la finale nazionale all’Università Bocconi, a Milano, l’11 giugno 2019 classificandosi prima nella categoria C1 (ragazzi di 1^ e 2^ media) tra circa 2000 ragazzi provenienti da tutta Italia ed ora è approdata alla finalissima internazionale, prevista a Parigi a fine agosto 2019.
Camilla è così entrata a far parte della squadra, costituita dai primi cinque classificati per ciascuna delle categorie partecipanti, che rappresenterà l’Italia.
“Il mio obiettivo era quello di arrivare alla prima semifinale. Credo che quel giorno mi fossi svegliata in forma e che la fortuna mi stesse assistendo. In poco tempo (35’) ho fatto tutti i 12 esercizi senza particolari problemi …. Mio fratello continuava a ripetermi che sarei andata in Francia ed io ripetevo di non illudersi…. Poi arrivati alla premiazione del 20° classificato mi sono rassegnata, fino a quando ho sentito .. Al primo posto Camilla Guerzoni da Lugo…. Ci ho messo un po’ a capire che si trattava di me. Sono corsa sul podio, con le gambe che mi tremavano tantissimo. Ero felicissima! Tutti si sono congratulati con me e mi hanno dato una coppa enorme (e anche pesantuccia..) Uscita, ho trovato i miei parenti ancora più sconvolti di me!”
La Scuola “Francesco Baracca” e gli insegnanti, orgogliosi dei risultati dell’allieva, augurano il meglio a Camilla che ora sarà impegnata dal 24 al 26 luglio prossimi, al festival “Tutto è Numero”, a Caldè sul Lago Maggiore, per gli allenamenti della nazionale in preparazione alla finale di Parigi.
“L’insegnamento deve essere tale da far percepire ciò che viene offerto come un dono prezioso, e non come un dovere imposto.” Albert Einstein