Le brecce ancora presenti lungo l’argine del fiume Senio fra Tebano e Monte Coralli, in particolare le due grandi voragini, lunghe decine di metri, nei pressi di via Casale e via Almisana, in territorio di Faenza, potrebbero rientrare all’interno del piano di messa in sicurezza del territorio che sta predisponendo la struttura commissariale. Lo ha spiegato l’assessore regionale alla Protezione Civile Irene Priolo, durante una conferenza stampa convocata per un bilancio dei lavori eseguiti dalla Regione dopo l’alluvione. La decisione finale potrebbe arrivare entro la fine del mese o al più tardi entro la fine di giugno, quando il piano per la messa in sicurezza del territorio dovrebbe essere pronto. Le brecce sono state volutamente lasciate aperte in questi mesi, generando la preoccupazione di proprietari e coltivatori dei campi adiacenti e dei residenti delle case che lo scorso anno vennero travolte da 2 metri d’acqua. Durante l’alluvione anche l’argine opposto aveva ceduto. L’acqua era fuoriuscita e aveva sommerso le zone di via Boccaccio e via Pertini a Castel Bolognese e le Cupole. L’argine a protezione di Castel Bolognese è però stato ripristinato e rialzato. La barriera di terra che guarda verso via Casale invece è rimasta disgregata.