“Se il ministro alla sanità Schillaci tre mesi fa, dopo il confronto con le regioni, chiede al suo governo quattro miliardi di euro per il fondo sanitario nazionale e ne riceve per il 2023 in cambio zero, fossi in lui mi farei qualche domanda: sul grado di ascolto che riceve e soprattutto sull’efficacia del suo operato.
Non mi si risponda che il prossimo anno aumenterà di tre miliardi il fondo nazionale, perché servivano quattro miliardi in più quest’anno e altrettanti il prossimo. Non serve la calcolatrice per sapere che 8-3 = 5, cioè cinque miliardi in meno di quelli che servirebbero.
Il punto è che il rapporto tra la spesa sanitaria e il pil del paese ci vede quest’anno scendere tra i peggiori in Europa, sotto al 7%.
C’è poco da fare: con queste (non) scelte il governo dimostra di favorire il privato rispetto al pubblico, mentre servirebbe invece irrobustire il sistema sanitario pubblico (in particolare dopo la drammatica pandemia), perché il diritto alla salute dovrebbe essere garantito allo stesso modo a chiunque, indipendentemente dal proprio conto corrente bancario.