Non si placa la polemica attorno alle concessioni balneari e alla direttiva Bolkestein, ad un giorno di distanza dallo sciopero degli stabilimenti balneari, ideato dalle associazioni di categoria per criticare quelli che ad oggi sono risultati mancati del governo Meloni, che in campagna elettorale aveva invece promesso di risolvere l’annosa questione. Nelle ore precedenti e successive allo sciopero, il Partito Democratico ha sottolineato le mancanze dell’esecutivo. In queste ore si stanno susseguendo le risposte del centrodestra.

“Mi domando come un balneare si possa sentire tutelato dalle promesse farlocche di un Parito Democratico che sostiene tutto ed il contrario di tutto e che ha già dimostrato in passato di essere incapace di tutelarli” si chiede il senatore di Fratelli d’Italia Marco Lisei.

 

“È infatti ridicolo il Pd che promette soluzioni quando i suoi stessi alleati di coalizione come AVS, Magi, Bonelli chiedono “gare subito”. Credo sia abbastanza chiaro ai balneari il motivo: il Partito Democratico pensa siano stupidi e di poterli prenderli in giro, visto che quando governavano non hanno mai fatto nulla, mentre adesso promettono magie. Peraltro, è lo stesso Pd che, mentre lotta contro l’autonomia, poi pretende di legiferare su un tema nazionale. Insomma, siamo alle comiche. Dall’altra parte invece c’è un Governo che ha sempre fatto di tutto per tutelare il comparto dei balneari e continuerà in questa direzione. È necessario un approccio alla questione prudente e collaborativo, per preservare in modo strutturato i loro interessi. Per questa ragione il governo Meloni non si è ancora espresso con un provvedimento ad hoc, privilegiando il negoziato con l’Unione europea ed evitare gare dal 1° gennaio 2025, che pregiudicherebbero il diritto di aziende che hanno consentito la crescita turistica della nostra nazione”.