Romagna Acque chiude il 2020 con un volume di vendita stimato in 109 milioni di metri cubi di acqua, facendo segnare un decremento di circa 4 milioni e mezzo di metri cubi e di 2 milioni e mezzo sui volumi venduti nel 2019. Una contrazione delle vendite riconducibile principalmente alla crisi sanitaria dettata dal coronavirus.
Tenuto tuttavia conto dei bassi apporti nella seconda parte dell’anno, il volume di acqua ad oggi nella diga di Ridracoli impone una riduzione dei prelievi, con necessità di integrazioni più incisive sia dalle fonti locali di falda, sia dal Po.
Il budget individua comunque un valore della produzione di oltre 58 milioni e mezzo di euro con un utile di esercizio previsto in quasi 5 milioni. Sono 38 i milioni messi a bilancio per gli investimenti fino al 2023.
Per il territorio ravennate quasi 9 milioni e mezzo consentiranno il raddoppio della condotta di Russi per aumentare le portate erogabili dal nuovo impianto della Standiana e aumentare la sicurezza di approvvigionamento dell’entroterra lughese.
Quasi 3 milioni e mezzo andranno per il secondo stralcio del collegamento alla canaletta Anic a Ravenna per aumentare l’ affidabilità del sistema di approvvigionamento idrico del potabilizzatore Bassette, un intervento che avrà ricadute positive anche sulla Valle della Canna.
Sempre a Ravenna è prevista un miglioramento sismico delle vasche di accumulo dell’impianto di potabilizzazione delle Bassette.