Bilancio maltempo: frane a Casola e Brisighella, allagamenti a Riolo Terme

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L’ondata di maltempo che ha colpito l’Italia ha, per questa volta, sostanzialmente risparmiato la provincia di Ravenna. Pochi i danni, anche se è stata molta la paura, soprattutto in quei comuni come Faenza, Castel Bolognese, Solarolo, Bagnacavallo e Sant’Agata sul Santerno che hanno subito la furia dell’alluvione di maggio.

Le piene dei fiumi Senio, Santerno e Lamone sono state contenute all’interno degli argini rifatti dopo la scorsa primavera (nel video la piena del Lamone a Boncellino, dove il corso d’acqua aveva rotto la barriera a maggio). Sono tornate le frane a Casola Valsenio e a Brisighella, ma in misura molto minore rispetto ai mesi scorsi.
Nelle ore più critiche della serata del 2 novembre e della notte fra il 2 e il 3 novembre, necessarie sono state modifiche alla viabilità e chiusure di sottopassi, ma la situazione è tornata normale nella mattinata del 3 novembre.

Nel corso delle ultime 24 ore, monitorando l’andamento delle piene, è stato comunque necessario allontanare alcune famiglie dalle case. È avvenuto a Casola Valsenio, come in Bassa Romagna, a Ca’ di Lugo e a San Lorenzo. In altri territori è invece stato consigliato alle famiglie che abitano vicino ai corsi d’acqua di salire ai piani più alti degli edifici.
I danni probabilmente maggiori causati dall’acqua si sono verificati a Riolo Terme dove alcune case sono state allagate, così come diversi campi.
Dopo la richiesta dei sindaci di Lugo e di Conselice nel Centro Coordinamento Soccorsi della Prefettura sono arrivati a Passogatto mezzi dell’Agenzia Regionale della sicurezza territoriale e della Protezione Civile. L’obiettivo è rimuovere, per quanto possibile, i quantitativi di legna nel fiume. Discorso analogo a Traversara di Bagnacavallo.

Nei territori più a rischio sono stati attivati volontari e tecnici della Protezione Civili, agenti delle forze dell’ordine e dipendenti comunali per il monitoraggio costante dei fiumi, sia mediante verifiche sul posto, che attraverso la lettura dei sistemi di controllo elettronici.

“È stata una notte di grande preoccupazione, con gli operatori dell’Agenzia regionale per la Sicurezza territoriale e la Protezione civile impegnati ovunque, insieme alle ditte che stanno lavorando nei cantieri, in un territorio già fortemente provato dall’alluvione: a tutti loro diciamo davvero grazie – sottolineano il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, e la vicepresidente con delega alla Protezione civile, Irene Priolo -. Peraltro, l’intero sistema della Protezione civile regionale è già in allerta da due giorni. Una notte, quella appena trascorsa, nella quale siamo stati in contatto costante con i sindaci e le amministrazioni locali coinvolte, e in raccordo con le Prefetture, Vigili del fuoco e Forze dell’ordine, per seguire l’evolvere della situazione e le situazioni di criticità”.