I consiglieri del Partito Democratico sono intervenuti in merito alla presentazione del bilancio comunale.
Il capogruppo Marco Montanari ha sottolineato come la redazione del bilancio sia un atto di scelta politica, tecnica e di indirizzo, ancora più difficile nel momento in cui si creano congiunture di grande difficoltà economica e sociale. Nonostante ciò il bilancio che è stato presentato mantiene i conti pubblici in sicurezza, senza artifici per renderlo tale.
«Ci sono minori entrate – ha detto Montanari – perché i trasferimenti del Governo sono minimi e ci sono invece maggiori uscite per l’inflazione e il costo dell’energia.
Non utilizzeremo entrate straordinarie per far fronte alla spesa corrente e non ridurremo il valore delle partecipate. In poche parole, non vendiamo i mobili di casa per fare la spesa quotidiana con il rischio, l’anno successivo, di avere una casa spoglia e non avere comunque i soldi per comprare il pane.
Ci si è adoperati sulla contrazione della spesa fino a quella soglia oltre la quale si incide sui servizi ai cittadini. Oltre tale soglia, in maniera consapevole, non si è voluti andare. Rispetto al bilancio di previsione dello scorso anno la spesa per il welfare non è ridotta, ma incrementata e credo i nostri concittadini si rendano della congiuntura attuale alla quale si sta facendo fronte.
I conti in sicurezza ci consentono il mantenimento dei piani di investimento del PNRR, per i quali è necessaria una compartecipazione economica da parte del Comune. Il Comune di Ravenna ha dimostrato una grande capacità progettuale e una reattività che ha consentito di partecipare a tutti i bandi che nel 2021/2022 sono stati aperti ai Comuni nell’ambito di Italia Domani. Ravenna è il secondo comune aggiudicatario in Emilia Romagna con una cinquantina di interventi per competenza e oltre 60 milioni di euro.
Gli investimenti sono uno dei principali motori della ripresa economica di un territorio.»
Fiorenza Campidelli ha focalizzato il suo intervento sulle politiche sociali e di welfare. «Contrasto alle povertà e inclusione, reinserimento sociale rappresentano una sfida importante – ha detto Campidelli. Perciò è fondamentale che si sia cercato di mantenere le prestazioni previste dai livelli essenziali delle prestazioni sociali e non escludere nessun utente da servizi di cui già usufruiva.
È molto grave che il governo non intenda riconfermare il contributo per l’affitto e i fondi per la morosità incolpevole, due strumenti che, negli ultimi anni, sono riusciti a dare risposte ai problemi delle politiche abitative. Tra le azioni di sostegno ai più fragili vi sarà un incremento dei servizi di alloggio temporaneo in emergenza, percorsi di accompagnamento per persone con disabilità e per l’autonomia degli anziani non autosufficienti, il rafforzamento dei servizi domiciliari e ci saranno risorse per la riqualificazione dell’edilizia residenziale pubblica.
In un momento così difficile per il Paese, abbiamo la consapevolezza di aver lavorato per il bene dei cittadini e vogliamo continuare a farlo nonostante tutte le difficoltà.»
«La proposta di bilancio della nostra amministrazione – ha aggiunto il consigliere Renald Haxhibeku – è frutto di scelte coraggiose, con misure di equità che mettono al riparo le persone più bisognose. La manovra finanziaria dell’attuale governo dà una risposta completamente insufficiente agli enti locali, scaricando di fatto le proprie responsabilità alle istituzioni più vicine ai cittadini e mettendo i sindaci e gli amministratori nella condizione di compiere scelte drastiche e impopolari.
Per questo governo è più importante la Serie A calcistica rispetto ai comuni italiani: 800 milioni di euro sono previsti per le squadre di calcio contro i soli 400 per i Comuni. È imbarazzante sentire esponenti locali delle forze politiche di questo governo disapprovare le scelte dell’amministrazione che derivano dai tagli nazionali anziché denunciare le criticità ai propri referenti di Roma.»
Anche la consigliera Alessandra Folli ha rimarcato che il bilancio identifica chiaramente le priorità di mandato sulle quali non si è retrocesso: scuola, servizi educativi, servizi sociali e cultura. «Di fronte alla necessità di razionalizzare la spesa – ha detto – si conferma il diritto allo studio che comprende l’appoggio scolastico, il pre e post scuola, la ristorazione e si delineano modelli nuovi che intendono mantenere un’adeguata qualità dei servizi come l’educatore di plesso o i poli dell’infanzia. Anche sul piano degli investimenti, gli interventi per la scuola sono al secondo posto, con circa 30 milioni di euro solo nel 2023 per adeguamenti strutturali e nuove costruzioni. Anche l’edilizia sportiva, con investimenti di oltre un milione di euro destinati ai centri sportivi del territorio, è il segnale di un interesse preciso verso le giovani generazioni.»