Il capogruppo di Fratelli d’Italia Stefano Bertozzi ha presentato in consiglio comunale una mozione riguardante Faventia Sales e la partecipazione del Comune di Faenza all’interno della società. Il tema era già stato affrontato da Bertozzi prima della pausa natalizia dei lavori dell’assemblea: secondo il consigliere comunale, la partecipazione del Comune all’interno di Faventia Sales violerebbe il Testo Unico sulle partecipate.

“Lo scopo di questa iniziativa è quello di arrivare ad un voto consapevole del Consiglio che ponga al riparo il Comune da una serie di azioni che ritengo non in linea con la normativa di riferimento” così spiega Bertozzi la mozione.

“Il D.Lgs 175/2016 non consente di detenere partecipazioni, senza un’effettiva razionalizzazione, in società con un numero di Amministratori superiore al numero dei dipendenti né con fatturati inferiori al limite di legge.

L’Amministrazione Comunale non ha adottato alcun atto formale che ponga fine alla situazione in cui si trova la partecipata.

Rinviare poi al 2022 il “riassetto societario” – che diventa magicamente “riassetto strategico” – pone un problema politico che vede il Comune continuare ad esercitare un’influenza rilevante su di una società che, per ammissione stessa della precedente amministrazione, avrebbe raggiunto lo scopo sociale nel 2020. La norma richiede tempi e modi certi per risolvere le anomalie, non rinvii a futura memoria e nessun atto immediato.

La richiesta dell’urgente formalizzazione di un piano industriale di breve e medio termine, che chiediamo l’Amministrazione avanzi a Faventi Sales Spa, è l’unico strumento che possa permettere al Consiglio Comunale (e all’Amministrazione) di capire se saranno rispettati anche in futuro i dettami dell’art. 4 del D.Lgs 175/2016 e consentirebbe di dare almeno un senso al fantomatico e innovativo riassetto strategico”.

Bertozzi propone quindi di azzerare il direttivo appena insediatosi: “La nomina immediata di un amministratore unico, con azzeramento del compenso del CDA nelle more di questo, è l’unico modo per porre rimedio ad una violazione normativa e giustificare almeno in parte il mancato rispetto di una precedente delibera consiliare.

Se il rispetto della “normativa Madia” non è vincolante per la società Faventia Sales Spa (come pare voler sostenere incautamente il Vice Sindaco ed ex Presidente Fabbri) lo è certamente per il socio pubblico che DEVE obbligatoriamente intervenire nei soli modi che la legge consente.

Se il Consiglio Comunale rigetterà la mozione presentata da Fratelli d’Italia e se l’amministrazione non valuterà in maniera fattiva le nostre richieste, ritengo si assumeranno entrambi una forte responsabilità politica e amministrativa nei confronti della città”.