“La polemica di questi giorni tra le forze politiche sta assumendo toni certamente alti, sicuramente non produttivi, ma dai quali diventa difficile scendere se non si fa chiarezza abbandonando la demagogia e dando risposte precise.
Come gruppo consiliare di Fratelli d’Italia ho presentato due interrogazioni sullo specifico tema dei fondi giunti post alluvione e sullo stato di avanzamento di alcuni specifici ambiti di intervento, una al Consiglio Comunale di Faenza ed una al Consiglio dell’Unione”. Lo riferisce Stefano Bertozzi, capogruppo di Fratelli d’Italia in consiglio comunale.
“Con l’ordinanza n. 8 del 28 settembre 2023 il Commissario Straordinario alla ricostruzione generale Figliuolo, ha finanziato 233.739.754 € di interventi di ripristino danni alluvionali, rispristino dell’officiosità idraulica, opere di bonifica dei bacini idrografici, ricalibrazione dei sistemi di previsione delle piene fluviali, e altri progetti legati al tema.
I 233.739.754 € sono stati quantificati sulla base delle richieste che la Regione Emilia Romagna, i Comuni del territorio colpito, l’Agenzia Regionale per la Sicurezza Territoriale e la Protezione Civile, l’ARPAE ed altri soggetti locali hanno avanzato, secondo lo schema: il terriotorio anche per il tramite del Commissario Delegato (ai tempi Stefano Bonaccini) individua il quadro esigenziale, il Commissario ne verifica la coerenza e finanzia.
Della somma complessiva 14.290.000 € sono stati destinati ai bacini idrografici di Lamone, Marzeno e Senio, specificatamente 2.200.000 € per il torrente Marzeno e 12.090.000 € per il fiume Lamone ed il torrente Senio.
13 interventi complessivi affidati a tre enti attuatori: Agenzia Regionale per la Sicurezza Territoriale, Consorzio di Bonifica ed Arpae.
Viste le dichiarazioni dei nostri amministratori locali tra cui cito il Sindaco Isola, la Consigliera Rontini e la Presidentessa Palli, sono certo che tutti gli interventi finanziati con l’ordinanza 8 e che hanno interessato i nostri comuni sono stati non solo avviati ma regolarmente conclusi, considerato che è passato un anno da quando l’ordinanza è stata emessa, e sono certo che sia così anche per quelli che riguardano il bacino del fiume Marzeno, non posso e non oso pensare a qualcosa di diverso.
Tuttavia, poiché non ho elementi documentali e/o oggettivi per poterlo verificare, ho ritenuto doveroso chiedere il dettaglio di come quel denaro stanziato sia stato speso, per fare che cosa, in quanto tempo e su quali specifici ambiti, così da fare un punto fermo e capire se e cosa ancora serve.
Ho ritenuto poi di porre alle nostre amministrazioni un’ulteriore domanda: rispetto all’ordinanza 8 quante richieste a qualsiasi titolo avanzate al Commissario sono state respinte? Mi spiego meglio, ci sono progetti che venivano ritenuti essenziali/fondamentali per il ripristino di Marzeno, Senio e Lamone che sono stati presentati al Commissario Figliuolo prima di settembre 2023 e che sono stati cassati?
Perchè se così fosse e quei progetti fossero stati indispensabili per alleviare i danni dell’alluvione di due giorni fa sarebbe grave, ma se così non fosse occorre invece interrogarsi sul perché quei progetti non sono stati inseriti nel quadro esigeziale che era alla base delle richieste di finanziamento accolte con l’ordinanza 8 e che è stato redatto dagli enti locali già citati.
In altre parole: se il progetto per la messa in sicurezza del Marzeno, di cui il Sindaco Isola ha parlato nei giorni scorsi, era così urgente ed importante perché non è stato inserito tra gli interventi ex ordinanza 8? La colpa, ammesso che si possa parlare di colpa, è del Sindaco, della Regione, delle sue Agenzie o del Commissario?
Credo che per spegnere ogni polemica, e ricominciare a lavorare insieme in un clima sereno e di reciproca utilità, si debba fare chiarezza, produrre dati precisi ed interrogarsi su ogni ritardo, a qualsiasi livello della catena di intervento, abbandonando slogan e approssimazione”.