Stefano Bertozzi, capogruppo di Fratelli d’Italia, torna sul tema più volte affrontato riguardante la possibilità per il cosiddetto piantone di Polizia Locale di accedere in tempo reale alle immagini delle telecamere di video sorveglianza nel Comando di via Baliatico. Nei giorni scorsi infatti il consigliere comunale ha ricevuto dagli uffici la documentazione richiesta in merito ad una precedente interrogazione e ad un ordine del giorno conseguente.
“L’Assessore Bosi, fin dalla prima interrogazione presentata, sosteneva che il personale incaricato avesse a disposizione il sistema di videosorveglianza, nonché che fosse dotato di credenziali per l’accesso in visione diretta di tutte le telecamere disponibili” ricorda Bertozzi.
“Dopo un passaggio occasionale al Comando della Polizia Locale, ho avuto modo di verificare che la situazione non corrispondeva a quanto descritto in risposta alla mia interrogazione, da questo è disceso una mozione specifica datata 2 agosto 2021 e discussa nel Consiglio Comunale del 30 settembre 2021 nella quale chiedevo spiegazioni in merito, chiedevo venisse individuato chi avesse fornito quelle informazioni forvianti, censurandone conseguentemente e formalmente il comportamento”.
La mozione è stata respinta a maggioranza.
“L’Assessore Bosi ha affermato che il sistema non era operativo durante il mio passaggio per ragioni tecniche, legate ad assenza di personale per quarantene Covid, e che comunque la situazione era temporanea e le ragioni per così dire congiunturali. L’Assessore Bosi mi ha invitato a dimostrare documentalmente qualcosa di diverso.Dall’analisi della documentazione ottenuta appare chiaro come la possibilità di accesso in tempo reale da parte del personale incaricato sia stata attivata e normata solo il 2 settembre 2021, dopo l’interessamento di Fratelli d’Italia e gli atti consiliari conseguenti, non prima.
Antecedentemente a tale data, il personale incaricato poteva accedere esclusivamente al sistema “Easy Traffic – lettura targhe” (come da disposizione dirigenziale del 24/5/2019) che è cosa ben diversa dal sistema di telecamere di videosorveglianza oggetto dei miei interventi.
Appare quindi evidente che quanto affermato dall’Assessore Bosi in risposta alla mia prima interrogazione e durante il dibattito Consiliare non corrisponde al vero.
Si tratta di un errore? Di una svista? Di informazioni errate ricevute dall’Assessore? Di malafede? O di documenti disponibili ma non consegnati al sottoscritto?
Questa volta è Fratelli d’Italia che chiede di dimostrare che quanto affermato dal nostro gruppo non corrisponde alla realtà.
L’Assessore Bosi deve delle spiegazioni, le deve ad un Consigliere Comunale di opposizione che agisce per l’espletamento del proprio mandato elettivo, le deve al Consiglio Comunale tutto in nome di un rispetto istituzionale che è obbligo morale ancor maggiore per chi ha fatto della trasparenza (o presunta tale) il proprio mantra”.