“Siamo costretti a tornare per l’ennesima volta sulla gestione del corpo della Polizia Locale dell’Unione ed in particolare della parte specificatamente Manfreda.
Gli ultimi anni hanno visto importanti investimenti in struttura (Centrale Operativa e Laser Scanner Leica solo per citare i due esempi più eclatanti), hanno visto un fiorire di comunicati stampa e proclami, hanno visto l’assegnazione di incarichi esterni per la riorganizzazione del Corpo (quasi 60.000 € di costi vivi), e i risvolti pratici appaiono a dir poco insignificanti.
La Centrale Operativa, ritenuta anche da parte nostra un importante strumento di controllo del territorio, inaugurata in pompa magna a gennaio scorso, presentata solennemente ai Consiglieri Comunali, descritta come fiore all’occhiello di un sistema integrato di sicurezza tecnologicamente avanzata, a distanza di oltre tre mesi e mezzo è ancora inutilizzata mentre pare operativa ancora la vecchia struttura.
Abbiamo richiesto a gran voce di utilizzare la Centrale in chiave integrata con le altre forze di polizia, così da mettere Faenza al centro del sistema di sicurezza dell’intera Unione, e non solo ciò non è stato fatto ma non viene nemmeno utilizzata a livello Comunale come potrebbe e dovrebbe. La domanda sorge spontanea: quanto dobbiamo aspettare e sopratutto perchè dobbiamo aspettare? E a questo punto vogliamo chiarire quanto effettivamente è costato tutto questo compreso l’intervento nell’immobile?
Il Laser Scanner Leica, un investimento da circa 50.000 €, pare sia stato utilizzato solo in fase di test/prova, fermo da oltre un anno. A che cosa è servito? Perchè non viene utilizzato?
Il piano di riorganizzazione del Corpo, voluto dall’Assessore Bosi e dal Comandante Talenti, commissionato ad una società esterna lautamente ricompensata, perché non è stato attuato?
Le entrate straordinarie degli ultimi anni provenienti dalle contravvenzioni al codice della strada (ricordo oltre 5,3 milioni di € a livello di Unione) hanno garantito risorse enormi che dovevano essere destinate alla sicurezza stradale, liberando così spazio per interventi anche sulla sicurezza urbana, si è scelto di investire in strutture avveniristiche e non le si utilizza o nella migliore delle ipotesi le si utilizza solo parzialmente ed in maniera totalmente scoordinata dal resto.
Stiamo chiedendo attenzione alla sicurezza del territorio da anni, è un mantra, siamo stati silenti per mesi in attesa di verificare se le promesse si fossero trasformate in fatti, quello che emerge è invece una situazione di caos organizzativo, migliaia e migliaia di euro spesi in progetti altisonanti, mai davvero portati a termine, che fino ad oggi sono stati utili solo a soddisfare il desiderio di vanità e visibilità di chi li ha raccontati ai media.
Chi ha la delega alla sicurezza ci deve risposte, così come risposte devono essere date dai Dirigenti che materialmente devono mettere a terra le scelte amministrative sul tema (ammesso che esistano davvero delle scelte amministrative).
Vogliamo risposte.”
Stefano Bertozzi
Capogruppo Fratelli d’Italia
Consiglio Comunale Faenza