“Una nuova proficua manifestazione davanti al Ministero della Transizione Ecologica sul disastro Berkan B e cosiddetto “cimitero delle navi” al Porto di Ravenna” afferma Italia Nostra sezione di Ravenna.
Erano presenti rappresentanti di Italia Nostra sezione di Ravenna, Legambiente Ravenna Circolo Matelda, il responsabile scientifico dell’associazione Cova Contro, Potere al Popolo Ravenna, Potere al Popolo Lugo, Collettivo Autonomo Ravennate, Lega, due consiglieri territoriali dell’area Mare, un’esperta in questioni ambientali già collaboratrice della Regione Emilia-Romagna delle Direzioni generali Pianificazione territoriale e Ambiente, un funzionario di Ispra ed un campione di canoa che possiamo a tutti gli effetti considerare la “sentinella” delle nostre Pialasse.
“Ancora una volta il Ministero ha mostrato molta sensibilità sull’argomento ed il Vice Capo di Gabinetto Nicolò De Salvo, il direttore Generale per il Mare e le Coste Carlo Zaghi ed il Comandante del RAM Ammiraglio Aurelio Caligiore hanno accolto una delegazione di manifestanti. Non dimentichiamo l’impulso dato dal Ministero al recupero della Berkan B a seguito del primo colloquio concesso ai manifestanti il 13 maggio” afferma Italia Nostra.
“Al colloquio, sono state illustrate le numerose criticità emerse durante le operazioni di recupero di ciò che resta della Berkan B, al contempo ponendo all’attenzione con numerose immagini ravvicinate e recenti, le condizioni drammatiche in cui versano i relitti del cosiddetto “cimitero delle navi”. Sulle tre “caravelle” russe, val la pena ricordare, esiste una relazione del Nucleo Operatori Subacquei Guardia Costiera della Capitaneria di Porto di San Benedetto del Tronto del gennaio 2020 dove si legge: “considerato l’avanzato stato di usura, non si esclude un potenziale e pericoloso inquinamento causato da futuri collassi delle strutture che provocherebbero il versamento in mare del residuo carico di idrocarburi all’epoca presente nelle cisterne asservite agli organi di propulsione”. Non è mancato approfondito ragguaglio circa l’intollerabile emergenza sanitaria legata alla raccolta di frodo di vongole proprio nei pressi dei relitti” spiega Italia Nostra.
“I rappresentati del Ministero hanno ribadito il loro pieno impegno ed il Comandante del RAM ha assicurato di seguire passo passo le operazioni di rimozione della Berkan B, riservandosi, nel caso, ulteriori approfondimenti. Non presente per impegni istituzionali il Sottosegretario di Stato Ilaria Fontana, che però ha comunicato di aver allertato e predisposto tutto quanto di sua competenza sull’argomento, da ella conosciuto direttamente durante un sopralluogo nell’aprile 2019. Il RAM ha sostenuto la necessitò di costituire un’Authority nazionale che possa sviluppare un programma d’azione diretto al recupero delle centinaia di relitti presenti nei porti e lungo le coste del Paese” prosegue Italia Nostra.
“Ringraziamo dunque il MiTE per averci accolto, ed auspichiamo una rapida soluzione per queste gravi emergenze su cui non abbasseremo mai la guardia e, perché no, la speranza è anche di poter fare da apripista per l’avvio di una vasta operazione di bonifica delle coste italiane dalle “immondizie” navali” conclude Italia Nostra sezione di Ravenna.