Si è chiusa giovedì 6 giugno sulla spiaggia dell’Hana-Bi l’ottava edizione di Beaches Brew, appuntamento curato da Associazione Culturale Bronson (con un team diviso tra Italia, Olanda e Stati Uniti) che inaugura la stagione estiva dei festival in Italia. Quattro giorni che hanno portato a Marina di Ravenna, nel cuore della Riviera romagnola, alcune tra le sonorità più innovative provenienti dai quattro angoli del pianeta, confermando la vocazione profondamente internazionale della manifestazione: 20 artisti e band provenienti da 9 paesi del mondo (Niger, Turchia, Australia, Usa, Sud Africa, Irlanda, Repubblica Dominicana, Olanda, Italia) hanno dato vita ancora una volta a un festival contemporaneo, contaminato, multiculturale, con lo sguardo programmaticamente aperto al futuro.
Più di 15.000 persone (da Italia, Canada, Austria, Svizzera, Olanda, Germania, Danimarca, Svezia, Repubblica Ceca, Australia, Regno Unito, Irlanda, Polonia, Russia e Stati Uniti), con un’età media compresa tra i 20 e i 35 anni, si sono ritrovate come ogni anno per dare vita a un rito straordinario, senza confini politici, di razza, genere o inclinazione. «Il successo di Beaches Brew – dice Chris Angiolini, direttore artistico del festival – è il successo della sua piccola comunità di persone, profondamente unita dalla passione per la musica che si ritrova per condividere un’esperienza unica come in pochi altri luoghi può accadere oggi».
Il festival, a ingresso completamente gratuito e con un’attenzione sempre crescente alle tematiche ambientali, è stato reso possibile dal prezioso sostegno di Comune di Ravenna (Assessorato alla Cultura) e Regione Emilia-Romagna, insieme a quello dei main sponsor BrewDog, Bolé Wine e Smart De Stefani e dei partner ufficiali 2019 The Kraken Rum, Cna Ravenna, Gruppo Hera, Estados Café, Romagna Welcome DMC.
Le date dell’edizione 2020 di Beaches Brew saranno rivelate nel corso delle prossime settimane sul sito beachesbrew.com