Battistero degli Ariani chiuso nel pomeriggio dei giorni feriali per mancanza di personale. Turisti impossibilitati a visitare uno dei monumenti di Ravenna. La questione, come prevedibile, entra all’interno del dibattito politico a pochi giorni dalla polemica legata alla presentazione del volume intitolato “Piano strategico del turismo”. Il battistero degli Ariani è sotto la gestione del Polo museale dell’Emilia-Romagna.
“Ravenna è una città che del turismo dovrebbe fare il proprio “petrolio” e le potenzialità ce le avrebbe tutte, basti pensare agli otto monumenti Unesco che ospita. Tralasciando i tagli di oltre il 20% presenti nel bilancio preventivo sul turismo, se dopo mesi di restrizioni nei movimenti, appena iniziano ad arrivare i turisti, i monumenti non sono neanche visitabili è ovvio che la vocazione turistica della città non ne giova” dichiara Alberto Ferrero, Coordinatore provinciale Fratelli d’Italia, capogruppo Fratelli d’Italia Consiglio Comunale.
“Questo non è un fatto insolito, purtroppo, è già successo all’indomani delle riaperture dopo la pandemia nel 2020. All’epoca la “scusa” erano le regole sul covid, oggi la mancanza di personale” ricorda Ferrero.
“Il battistero degli Ariani è un monumento statale e quindi molte regole dipendono dal ministero dei beni culturali, tuttavia una buona amministrazione che avesse realmente interesse al turismo ed a sfruttare al meglio le potenzialità della città amministrata, si sarebbe dovuta attivare per tempo con tutti gli strumenti a disposizione per fare sì che uno dei monumenti più visitati, quasi 100.000 ingressi annui di media, fosse aperto durante il ponte pasquale. Al giorno d’oggi molti turisti lasciano anche recensioni pubbliche su ciò che vedono e la pubblicità è fondamentale. Ravenna non si può permettere recensioni negativa. Mi auguro che chi è preposto non perda tempo a fare rimuovere cartelli ironici sulla focaccia ma si occupi di argomenti più importanti”.