Si è tenuto nella mattina di mercoledì 23 febbraio un incontro online tra le associazioni agro-alimentari della Bassa Romagna nell’ambito del progetto europeo Food Corridors.
L’incontro è stato presieduto dal sindaco di Davide Ranalli, referente per le Politiche agricole dell’Unione della Bassa Romagna, e coordinato dall’Ufficio Europa del Settore Governance e Comunicazione, Sviluppo e Progetti strategici dell’Unione .
Si è trattato di un momento di confronto e ascolto reciproco, orientato a condividere opportunità e sfide del settore, partendo dagli stimoli che il progetto – dedicato al tema dell’alimentazione sostenibile – ha portato in questi due anni di attività. Tra le idee emerse vi è quella di promuovere in Bassa Romagna un tavolo permanente su queste tematiche – chiamato «Parlamento del cibo» – capace di essere di aiuto nel percorso di progettazione di idee e azioni utili a diffondere una cultura della sostenibilità alimentare.
Durante l’incontro è stata presentata la versione beta di una app dedicata alla promozione della filiera corta: all’interno dell’applicazione digitale le aziende agricole, i negozi di alimentari, i produttori ed espositori dei mercati, potranno inserire i propri dati e informazioni (tipologia di prodotti venduti, provenienza, contatti), mettendoli a disposizione dei cittadini che ne vorranno usufruire. L’applicazione funzionerà su tre livelli: promuoverà l’eccellenza dei prodotti tipici della Bassa Romagna per favorire il marketing del territorio; consentirà di mappare le sedi dei produttori/venditori di prodotti a chilometri zero; metterà a disposizione delle categorie più fragili del territorio la possibilità di fruire dei prodotti rimasti invenduti e messi a disposizione sulla piattaforma digitale in un’ottica anti-spreco.
Il progetto Food Corridors, finanziato dal programma europeo Urbact III, ha infatti l’ambizione di promuovere una politica del cibo improntata alla sostenibilità economica, sociale e ambientale, coinvolgendo diverse categorie del territorio: associazioni di interesse, imprese, scuole, volontariato, Pro loco.
«L’obiettivo principale deve essere quello di costruire un progetto inclusivo che non si limiti a coinvolgere solo le associazioni agricole – ha rimarcato il sindaco Davide Ranalli -. Le azioni previste dal progetto si estenderanno anche ad altre realtà, capaci di rappresentare sia gli aspetti della produzione e distribuzione del cibo, sia il rapporto col consumatore, senza perdere di vista le criticità che sta attraversando il settore e che dovranno anch’esse essere affrontate in una ottica di condivisione e confronto continuo».