Nei giorni scorsi nella sede del Municipio di Bagnacavallo si è svolto un incontro fra i rappresentanti dell’Ordine dei Dottori Agronomi e dei Dottori Forestali della provincia di Ravenna e quelli dell’Unione dei Comuni della Bassa Romagna.

Per l’Unione dei Comuni erano presenti la Presidente Eleonora Proni, nonché Sindaca di Bagnacavallo, e la Sindaca di Conselice Paola Pula, membro di Giunta dell’Unione con deleghe all’Ambiente, alla Protezione Civile e all’Urbanistica, Edilizia. Per l’Ordine, invece, hanno partecipato il Presidente Giovanni Gualtieri, la Consigliera Elena Sangiorgi e Daniele Gambetti, già Presidente dell’Ordine ravennate nel precedente mandato e curatore dell’Accordo di Collaborazione tra Anci Emilia-Romagna e Federazione Regionale Dottori Agronomi e Forestali.

Oggetto dell’incontro: porre le basi per l’avvio di una collaborazione fra l’Ordine professionale e l’Ente locale, sulla traccia già delineata dell’Accordo tra Anci Emilia-Romagna e Federazione Regionale dei Dottori Agronomi e Forestali, siglato a fine 2019 ma poi anch’esso “travolto” dalla pandemia. Sono, infatti, molteplici le competenze che i dottori agronomi e forestali possono mettere a disposizione delle Amministrazioni comunali, con una ricaduta positiva sia sul tessuto urbano sia sul contesto agricolo.

Il territorio della Bassa Romagna è per la maggior parte rurale. Questo necessita, quindi, di una corretta pianificazione dello sviluppo delle attività agricole e della conservazione del suolo e delle aree naturali, anche per rispettare il Green Deal europeo e la strategia “Farm to Fork”, studiata per trasformare il sistema alimentare europeo rendendolo più sostenibile.

Per quanto riguarda il contesto urbanistico, la componente del verde ornamentale rappresenta una risorsa da gestire quotidianamente con oculatezza e con la dovuta programmazione, perché non si trasformi in un “costoso impegno”. I Dottori Agronomi e Forestali hanno le necessarie competenze per supportare e realizzare i progetti delle aree verdi, pianificare la manutenzione e il controllo delle erbe infestanti, gestire correttamente le alberature per prevenire le sempre più frequenti cadute accidentale degli alberi, causate da eventi climatici avversi in costante aumento.

«Per analogia al “medico condotto”, sarebbe auspicabile all’interno dei Comuni la figura dell’“agronomo condotto”, in grado di consigliare l’Amministrazione sulle diverse problematiche che quotidianamente si affacciano alle porte del municipio – sottolinea il Presidente dell’Ordine Giovanni Gualtieri – Sarebbe utile che il rapporto di collaborazione avvenisse già durante la preparazione dei documenti della pianificazione, sia in materia urbanistica sia in materia di paesaggio e di verde ornamentale, come ad esempio nella stesura del Regolamento del Verde, per fare in modo che professionisti con una competenza specifica possano dare un qualificato contributo sulle basi di sviluppo pluriennale del territorio complessivo e delle sue attività agricole e ambientali». «L’Agronomo– conclude Gualtieri – può anche affiancare l’Amministrazione comunale che voglia dare supporto tecnico-scientifico e organizzativo agli agricoltori nelle loro attività di valorizzazione e sviluppo economico».