Nei Comuni dell’Unione della Bassa Romagna è disponibile un nuovo contributo per le famiglie alluvionate, che si aggiunge a quelli già in corso, finanziato attraverso le donazioni che tanti enti e privati hanno devoluto tramite la raccolta fondi attivata dalla Bassa Romagna.
I contributi, erogati attraverso i servizi sociali, sono stanziati come integrazione al reddito famigliare e sono rivolti esclusivamente ai nuclei familiari residenti in uno dei Comuni dell’Unione della Bassa Romagna, la cui abitazione principale è stata interessata dai fenomeni alluvionali (sono escluse le pertinenze, i garage e le autorimesse).
L’intento è quello di raggiungere e sostenere quelle famiglie che, a seguito dell’alluvione, si trovano in temporanea difficoltà economica nel sostenere le spese di ripristino di una «normale» quotidianità. Le risorse permetteranno di affrontare: le spese per il ripristino degli effetti personali danneggiati e/o andati perduti; il rientro nell’abitazione per la ripresa della quotidianità; le spese per la mobilità e la necessità di percorsi più lunghi per raggiungere il luogo di lavoro o comunque per lo svolgimento delle attività quotidiane.
I contributi saranno concessi sulla base di una valutazione a cura degli operatori dei servizi sociali che, attraverso colloquio e/o visita domiciliare, rileveranno l’effettiva esistenza e l’entità del bisogno. Elementi prioritari di valutazione saranno il numero di adulti senza reddito presenti nel nucleo famigliare, il numero di figli minori o di anziani e persone disabili, nuclei monogenitoriali, reddito mensile attualmente percepito. Ai criteri di valutazione sociale si aggiungeranno quelli relativi alla caratteristica degli immobili (per esempio un’abitazione interamente collocata a piano terra, oppure dichiarata formalmente temporaneamente o permanentemente inagibile). Gli operatori sociali definiranno percorsi di aiuto personalizzati in base a ogni situazione.
A titolo esemplificativo, gli aiuti potranno contribuire a sostenere: l’ingresso in una nuova abitazione in locazione per inagibilità temporanea o permanente dell’abitazione principale, l’acquisto di materiale scolastico, di beni e arredi di prima necessità (reperendoli anche da eventuali donazioni), abbonamenti per la mobilità casa-lavoro-scuola, spese amministrative per l’acquisto di mezzi di trasporto usati per facilitare il raggiungimento della sede lavorativa, eccetera.
In tutto, il fondo disponibile ammonta a circa 500mila euro (i restanti 150mila euro raccolti saranno invece destinati ad artigiani e piccole imprese).
«Queste risorse straordinarie sono merito della generosità dei tanti che in questi mesi hanno risposto al nostro appello – ha dichiarato Luca Piovaccari, sindaco referente dell’Unione per le Politiche socio sanitarie -. Abbiamo mantenuto quanto detto fin dal lancio della nostra raccolta, ovvero che i contributi ricevuti sarebbero stati destinati alla popolazione. Il lavoro attento dei nostri servizi sociali permetterà di garantire una equa distribuzione delle risorse, partendo da chi ha più bisogno».
L’appuntamento con gli operatori sociali potrà essere preso presso lo Sportello socio-educativo del proprio Comune di residenza dalle 8.30 alle 12.30 a partire da giovedì 20 luglio chiamando i seguenti numeri:
Alfonsine 0544 866635 (brunie@unione.labassaromagna.it);
Bagnacavallo 0545 280866 (patuellie@unione.labassaromagna.it);
Bagnara di Romagna 0545 905502 (farolfig@unione.labassaromagna.it);
Conselice 0545 986976 (gondonic@unione.labassaromagna.it);
Cotignola 0545 908872 (sibonii@unione.labassaromagna.it);
Lugo 0545 299385 – 299330 (sportellosociale@unione.labassaromagna.it);
Massa Lombarda 0545 985886 (baronir@unione.labassaromagna.it);
Sant’Agata sul Santerno 0545 919914 (cappellisi@unione.labassaromagna.it).